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Domande e risposte sul Coronavirus

Tutti ne parlano: TV, Internet, giornali, amici, social... Non tutti sanno quel che dicono e allora proviamo a darti qualche risposta scritta in modo semplice e chiaro!

Articolo a cura di e

Articolo originariamente pubblicato a marzo 2020.
Ultima modifica: 30 aprile 2021
L'articolo verrà aggiornato man mano che ci saranno novità e altre risposte da dare.

Non ti piace leggere? Vuoi spiegare il Coronavirus a un bambino piccolo?

Questo articolo è pensato per i bambini e i ragazzi dalla quinta elementare in poi. Se sei più piccolo oppure non ti piace leggere, puoi guardare questi video che spiegano in modo facile cosa sta succedendo.

Preferisci leggere? Evviva! Allora continua perché troverai tante informazioni utili anche per fare ricerche di scuola e per non cadere nelle bugie che circolano sui social!

Cosa sono i Coronavirus?

"I Coronavirus"? Eh già, perché non ne esiste soltanto uno ma tanti, sono una famiglia, non sono nuovi e ne abbiamo già conosciuti altri. Alcuni provocano il raffreddore agli esseri umani, altri ai polli, altri ancora la diarrea nelle mucche, ma ce ne sono stati di molto pericolosi per l'uomo, che però abbiamo imparato a riconoscere e a curare.

Il nuovo virus si chiama 2019-nCov ma lo sentirai chiamare anche SARS-CoV-2, dove SARS è l'acronimo inglese di sindrome respiratoria acuta.
Ha iniziato a diffondersi a fine 2019 in Cina, è molto contagioso ma non è letale, cioè si ammalano molte persone ma ne muore un numero molto basso.

COVID-19 invece è il nome dato alla malattia, ossia all'insieme di sintomi causati dal virus.

Inizialmente tutti (anche i giornali importanti) si riferivano alla malattia usando il maschile: "il COVID-19" ma la dizione più corretta è "la COVID-19", letteralmente "la malattia da Coronavirus 19".

Per semplicità nel resto dell'articolo continueremo a utilizare il termine "Coronavirus" per riferirci al 2019-nCov.

Come è fatto un Coronavirus?

Ecco "mister Coronavirus" o meglio una ricostruzione creata dal Center for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti di un Coronavirus. Lo chiamano così perchè le punte, osservate al microscopio elettronico, ricordano una corona.

Ricostruzione di un Coronavirus
Immagine di pubblico dominio tratta dagli archivi CDC

Ma quanto è grande? Lo ha spiegato benissimo il noto divulgatore scientifico Piero Angela:
"Voi avete 4,5 milioni di globuli rossi per millimetro cubo di sangue. Ecco, un virus è un centinaio di volte più piccolo!"

Cosa significano le parole "epidemia" e "pandemia"?

La parola epidemia indica la diffusione di una malattia contagiosa in una zona più o meno grande.

La pandemia indica un'epidemia che si è diffusa in molti paesi del mondo e di conseguenza ha fatto ammalare tante persone in Stati diversi.

È la prima volta che si verifica una pandemia?

La storia dell'uomo racconta che le epidemie ci sono sempre state nei secoli. Anche qualche anno fa il mondo ha dovuto far fronte alla diffusione di virus molto pericolosi per la salute ma grazie ai virologi, agli epidemiologi e agli infettivologi abbiamo capito come affrontare al meglio queste situazioni di pericolo e di emergenza.

Si può guarire da questo Coronavirus?

Certo! In tutto il mondo tantissime persone sono già guarite e il numero aumenta ogni giorno!

Siccome questo virus è arrivato da poco, non ci sono ancora farmaci specifici, ma i ricercatori di ogni parte del pianeta stanno lavorando tutti assieme per trovarli nel più breve tempo possibile.
Intanto i malati vengono curati usando farmaci già esistenti che, man mano, i medici scoprono poter contrastare anche il nuovo virus. Ed è proprio per questo che molte persone sono già guarite.

A fine 2020 sono arrivati i primi vaccini che non servono a curare chi è già malato ma ad evitare di ammalarsi a chi non lo è ancora.

Questo Coronavirus è mortale?

Questo specifico Coronavirus non è mortale e molte persone riescono a guarire. Può risultare mortale o comunque far stare male quando colpisce persone già malate per altri motivi o che hanno altri gravi problemi di salute. Queste persone vengono dette "persone a rischio" e sono le stesse che potrebbero avere problemi anche con la comune influenza stagionale. È compito di tutti fare in modo che non si ammalino!

Ho un parente malato! Morirà?

No, niente paura! Una persona che contrae questo Coronavirus non muore per forza! La cura può essere più complicata ma i casi di morte sono rari anche fra chi aveva altre patologie.

Se il virus non è mortale, perché c'è tanto allarme?

Questo Coronavirus è molto contagioso, cioè chi è contagiato ha molte probabilità di contagiare le persone che lo circondano.
Questo è uno dei motivi della quarantena ovvero l'isolamento in casa di chi è malato: solo così si può evitare che il virus si diffonda.

Il problema non è "solo" di salute: se tanti si ammalano contemporaneamente, cresce anche il numero delle persone che devono essere ricoverate e ciò richiede più impegno per medici e ospedali, soprattutto per i reparti specializzati a trattare malati infettivi con i sintomi di questo virus.

Cos'è e a cosa serve la quarantena?

La quarantena è il nome generico che viene dato ad un periodo di tempo durante il quale le persone devono rimanere isolate dal resto del mondo perché potrebbero essere malate senza sapere di esserlo.

Questo periodo di isolamento è indispensabile quando si sospetta che ci siano persone malate in un gruppo (nave, hotel, città...) perché se una persona è stata infettata dal Coronavirus, purtroppo, non se ne accorge subito, ci vuole qualche giorno e solo ad un certo punto diventa infettiva, cioè inizia a trasmettere il virus a chi le sta attorno.

Se questa persona sarà rimasta in quarantena per un tempo sufficiente, cioè isolata senza avere contatti diretti con altri, avrà evitato di contagiare molti di quelli che avrebbe incrociato facendo la solita vita normale di scuola e lavoro... o semplicemente andando in giro per la città.
La quarantena è un po' come il gioco "uno, due tre, stella!" che, isolando le persone che potrebbero essere malate, permette di fare "STOP" alla diffusione del virus.

Questo virus è così contagioso perché è nuovo e il sistema immunitario delle persone non lo conosce e quindi non è preparato a combatterlo.

Cos'è il sistema immunitario?

Il sistema immunitario è la difesa dell'organismo contro cellule e organismi estranei al nostro corpo come ad esempio (ma non solo) i virus. E' un po' come l'antivirus del PC, insomma. Quando ci ammaliamo il sistema immunitario impara a riconoscere il nemico e, se questo non cambia, le volte successive che lo incontra lo caccia via e non gli permette di attaccare l'organismo. Per saperne di più guarda l'articolo del Gomitolo sulle vaccinazioni che, un po' come le definizioni per gli antivirus del PC, insegnano all'organismo a difendersi da tante malattie anche molto pi` gravi di questo Coronavirus.

Se una persona è sana perché deve stare in quarantena?

Oltre che per chi risulta positivo a un tampone, oggi la quarantena è prevista per chi arriva in Italia da altri paesi, e per chi è stato a contatto stretto con una persona risultata positiva nelle ultime due settimane.
Ma perché una persona deve stare in quarantena se è sana?

La risposta è semplice: per proteggere gli altri! Perché potrebbe non essere davvero sana come pensa, dal momento che i sintomi (tosse e febbre) non compaiono subito. Se la persona è stata infettata si ammalerà, ma se è in quarantena non appena avrà la febbre verrà curato subito e avrà evitato di passare il virus a chi avrebbe incontrato continuando la vita di sempre.
Se continua a stare bene perché non è stata infettata, passati i giorni di quarantena potrà tornare alla sua vita.

Il lockdown del 2020 in Italia

Oltre alle singole persone possono essere messe in quarantena città o zone più ampie, quando vi si verificano molti casi di contagio rispetto al numero degli abitanti.

Per cercare di limitare il diffondersi del contagio, nel 2020 il Governo aveva inizialmente messo in quarantena i paesi del Lodigino in Lombardia e di Vò Euganeo, in Veneto.

A partire dal 9 marzo 2020,terminata la quarantena di queste città, tutta Italia venne messa in "lockdown", termine inglese che si traduce semplicemente in "confinamento". Non era permesso uscire di casa se non per lavoro (per i grandi), motivi di salute o per andare a fare le spese. Tutti i negozi erano chiusi eccetto farmacie, alimentari, fruttivendoli, supermercati...

Molti paesi del mondo hanno adottato e adottano tuttora misure di lockdown per tentare di arginare la diffusione del virus.

Cosa sono le zone bianche, gialle, arancio e rosse?

Il lockdown italiano della primavera 2020 è terminato a maggio dello stesso anno. Dopo un'estate relativamente tranquilla, il virus ha ripreso a circolare nell'autunno 2020.

Per limitare la diffusione del virus, pur senza arrivare al lockdown totale, il governo italiano ha introdotto le zone di diverso colore, a seconda di una serie di parametri fra cui la diffusione del virus, il riempimento degli ospedali, ecc.

Le limitazioni aumentano in base alla gravità della situazione. Si va dalla zona bianca nella quale è possibile vivere in modo quasi normale, alla zona rossa nella quale non è permesso uscire di casa, come durante il lockdown. Tuttavia vi sono moltissime eccezioni che hanno fatto sì che anche nelle zone rosse vi fossero spesso persone in giro.

In ogni caso è sempre necessario mantenere il distanziamento sociale e indossare le mascherine sia all'aperto sia al chiuso, anche in casa propria se viene a trovarti un amico o un parente.

Cos'è il "distanziamento sociale"?

Il distanziamento sociale è una delle soluzioni non farmacologiche messe in atto per ridurre il numero di contagi e rallentare o fermare una malattia contagiosa. Non è stato inventato oggi ma esiste da millenni, praticamente da quando l'uomo ha scoperto le malattie contagiose.

Misure come la chiusura delle scuole, dei posti di lavoro e dei luoghi di incontro affollati fanno tutte parte del "distanziamento sociale", così come la distanza fisica dalle persone che oggi è obbligatoria quando si esce di casa e serve a evitare di contagiare o essere contagiati, dato che non è possibile sapere "a occhio nudo" chi ha il virus e chi no.

A cosa serve chiudere le scuole?

Una delle prime misure adottate per cercare di fermare la diffusione del contagio è stata la chiusura delle scuole.

Chiudere le scuole permette di interrompere la diffusione del Coronavirus. In un certo senso permette di "stoppare" il tempo. Nelle scuole infatti ci sono centinaia di persone (studenti, professori, personale amministrativo, collaboratori scolastici...) e basterebbe una sola persona infettiva per infettare tutti. Non proprio una bella cosa!

Non solo: bisogna considerare che per andare e tornare da scuola spesso i ragazzi (con i genitori, nel caso dei più piccoli) prendono mezzi pubblici e si accalcano gli uni vicino agli altri, aumentando il rischio di contagio.

Come faccio a non prendere il virus?

Non esiste una formula magica per evitare di ammalarsi, ci sono però delle regole igieniche che permettono di ridurre la possibilità di contagiarsi. Valgono tutto l'anno, non solo adesso perché c'è il Coronavirus! Eccole qui:

  1. Lavati le mani spesso con acqua corrente e sapone. Questo serve per togliere dalle mani il virus e evitare di farlo entrare nel corpo o spargerlo sulle superfici e sulle persone. Un trucco per essere sicurissimi di averle lavate a sufficienza è cantare "tanti auguri a te" mentre si sfregano, e fare attenzione a pulire bene tutte le dita (anche il pollice!), il palmo e il dorso. Se stai a casa ti basterà lavarle quando torni, non serve a nulla farlo più spesso!
  2. Quando torni a casa dopo essere stato fuori, non rimanere con i vestiti che hai usato all'esterno, cambiati subito e lascia le scarpe all'aria se puoi, o in un luogo chiuso. Lavati subito le mani.
  3. Non mettere mai le mani a contatto con gli occhi, la bocca, il naso se prima non le hai lavate e bene. Abituati a non mangiarti le unghie e non mettere le dita nel naso!
  4. Non mangiare con le mani se non sono state lavate.
  5. Non condividere bottigliette, posate o altro che possa avere goccioline di saliva.
  6. Usa il gel lavamani fuori casa, dopo essere stato in posti affollati come nei negozi o negli uffici, dopo aver usato ascensori (se devi premere pulsanti cerca di non farlo con il polpastrello!) o aver toccato oggetti che possano essere stati toccati da sconosciuti e quando entri e quando esci da ospedali e studi medici.
  7. Evita il contatto diretto con le persone, niente baci e niente strette di mano. Se è indispensabile stare a contatto con degli estranei, anche in casa, è bene coprire naso e bocca con una mascherina.
  8. Abituati a tossire o starnutire sul braccio. Fingi di essere Dracula, è anche divertente! Non farlo mai sulle mani messe davanti alla bocca, quelle mani poi toccheranno molte cose e potrebbero diffondere il virus.

Le mascherine servono per difendersi dal virus?

La mascherina serve come "freno" per le goccioline di saliva che contengono il virus.
Freno io che son sano, freni tu malato, e il virus non passa.

Va detto che le mascherine vendute in farmacia non sono quelle specifiche per bloccare i virus, che sono piccolissimi tanto che in una cellula ce ne stanno milioni!

Lo scopo delle mascherine, almeno quelle dette "chirurgiche" più comuni e meno care, non è proteggere sé stessi ma gli altri. Da cosa? Dalle goccioline di saliva che escono dalla bocca dopo uno starnuto, un colpo di tosse oppure semplicemente mentre parli. Sono loro che, contenendo il virus, possono contagiare gli altri!

Oggi è obbligatorio indossare le mascherine quando esci di casa e vai nei negozi, in chiesa e in altri luoghi chiusi oppure con tante persone, quindi cerca di usarle nel modo corretto.

Tanti la tolgono e la rimettono più volte, anche solo per parlare con qualcuno, portandosi su naso e bocca tutti i germi e i virus che avrà raccolto quando non era nella posizione corretta. Le mascherine sono monouso: la indossi e se la togli anche un attimo, poi devi cambiarla.

Ricorda anche che se hai bisogno di aggiustartela, magari perchè si è mossa, devi usare gli elastici e non toccarla direttamente altrimenti rischi di portare sulle mani le goccioline di saliva altrui che vi si sono accumulate. Lo stesso vale quando la togli: prendila dagli elastici, buttala via e poi lavati subito le mani.

L'utilizzo corretto di una mascherina non è semplice e non basta aver visto i telefilm medici per saperla usare. Questa è la guida ufficiale dell'OMS al riguardo:

  1. Prima di indossare una mascherina, pulisciti le mani con un disinfettante a base di alcol o con acqua e sapone.
  2. Nel coprire la bocca e il naso, assicurati che non vi siano spazi tra il viso e la mascherina, facendo in modo che quest'ultima copra fin sotto il mento.
  3. Evita di toccare la mascherina mentre la usi e, se devi farlo, pulisci prima e dopo le mani con un detergente a base di alcool o acqua e sapone.
  4. Sostituisci la mascherina con una nuova non appena è umida e non riutilizzare quelle monouso.
  5. Per togliere la mascherina, rimuoverla da dietro e non toccare la parte anteriore.
  6. Dopo averla tolta, buttala immediatamente in un contenitore chiuso e lavati bene le mani.

E se nonostante tutto mi ammalo?

Non pensare subito al peggio perché non è sicuro che sia colpa del Coronavirus se hai la febbre, potrebbe essere la normale influenza stagionale, la stessa che desideri tanto per poter stare a casa da scuola...
Una persona che ha la febbre non deve uscire, non deve andare al pronto soccorso e nemmeno dal medico, perché se fosse infettiva rischierebbe di contagiare altri in sala d'attesa, è già successo in vari posti!

Fai chiamare il medico dai tuoi genitori. Se non lo hai o non è reperibile chiamate i numeri 1500 o 112. Vi verranno fatte delle domande alle quali dovrete rispondere con attenzione e dicendo solo la verità. A quel punto saranno loro a dirvi cosa fare. Rispettate le loro indicazioni, sempre!

Cosa sono i tamponi? Fanno male?

I tamponi sono dei test che permettono di sapere se una persona è stata contagiata dal virus. Sono un po' fastidiosi ma niente di insopportabile.

Ne parliamo più dettagliatamente nell'articolo dedicato, contenente anche le testimonianze di bambini e ragazzi che li hanno fatti.

Nei social hanno detto che...

Purtroppo quando c'è tanta gente che parla diventa difficile sapere chi sta dicendo la verità o a chi dare ascolto.
Non tutti quelli che scrivono sui social sono persone competenti, molti dicono sciocchezze perché le hanno sentite in giro o fanno il passaparola di informazioni sbagliate senza controllare se le cose stanno davvero così oppure raccontano cose non del tutto vere al solo scopo di sentirsi importanti e ricevere apprezzamento.

In questi casi la regola migliore è ascoltare solo chi... ha voce in capitolo! cioè le autorità cittadine (Sindaci, prefetti, militari), i rappresentanti delle istituzioni (Ministri, Capo della Protezione civile...), scienziati e medici che si occupano di malattie e contagi.

Pensa che ci sono persone che parlano di questo virus credendosi scienziati e non sono neanche capaci di chiamarlo con il nome giusto!

Ho ricevuto un messaggio su WhatsApp...

Ignora tutti i messaggi di allarme che potresti ricevere da amici su WhatsApp o servizi simili e insegna a chi te li manda a non inoltrare sciocchezze che spaventano e non hanno fondamento!

Ecco un elenco di correzioni alle bugie che persone senza scrupoli si sono divertite a far circolare, spesso come messaggi audio:

  • La vitamina C non aiuta contro il Coronavirus!
  • Le bevande calde non servono contro il Coronavirus!
  • Le cipolle non servono a contrastare il Coronavirus!
  • All'ospedale Niguarda non ci sono molti ventenni intubati per il Coronavirus!
  • Non è previsto alcun "biocontenimento BSL-4" con checkpoint militari e altre immagini da film apocalittico!
  • Lo Stato non pensa di usare elicotteri per fare operazioni di "disinfezione", che fra l'altro non servirebbero a niente!
  • I migranti salvati in mare non portano il virus: come tutti ricevono un tampone e, se positivi, vengono messi in quarantena.
  • Non è vero che l'INPS dimezzerà le pensioni!
  • Non è vero che gli stipendi dei dipendenti pubblici saranno sospesi!
  • Il Viminale non invia comunicazioni via WhatsApp o email ai cittadini!
  • Il Coronavirus non sopravvive nove giorni sull'asfalto!
  • Non è vero che il Coronavirus è stato creato nel 2015 in laboratorio!
  • NON si devono disinfettare le zampe degli animali dopo averli portati fuori (ed è pericoloso per la loro salute perché leccandosele finirebbero per bere il disinfettante!)
  • I vaccini non sono sperimentali: anche se sono stati prodotti molto rapidamente, prima di essere messi in commercio hanno superato tutti i test di legge.
  • I vaccini non contengono parti umane (chi mette in giro questa bufala ha il gusto dell'orrido, non trovi?)
  • Non è vero che c'è un medico che ha riconosciuto propri pazienti in quarantena mentre facevano la spesa al supermercato.

In seguito alla diffusione di alcune di queste bugie sono partite denunce contro ignoti per trovare e punire gli autori.

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