Questioni e dubbi religiosi

Domanda

#917 Il 26/11/2017 Mario di 72 anni ha scritto:
Troppo spesso vedo video postati su Facebook in cui alcuni sacerdoti usano il tempio di Dio come scena in cui lanciarsi ad esibizioni canore di canzonette oppure come proscenio di balli sfrenati, nel corso o meno di matrimoni o altri riti religiosi.Resto interdetto perchè la solennità di un rito religioso ed il sacrificio di Cristo sulla croce a cui questo si richiama nonchè il fatto di trovarsi in un edificio consacrato, dovrebbero escludere qualsiasi manifestazione che non sia in linea con la funzione primaria della Chiesa che è quella di unire nella preghiera l'umano e il divino.
Dio ci insegna che vuole essere cercato nel silenzio e con il cuore ,pertanto credo che il messaggio che viene lanciato verso i fedeli non è in linea con gli insegnamenti di Cristo che non andava certo a ballare o a cantare per le piazze.
Ancora più perverso mi appare questa ,oserei dire profanazione,quando a farla è chi ha scelto di uniformarsi alla figura di Cristo, scegliendo l'abito talare, espressione di moralità, ed esempio di ben altra religiosità  che non quella offerta ai fedeli,anche se una certa frangia di persone use a vivere più nel mondo e per il mondo, forse approveranno questo aspetto festaiolo e avviato al profano.
E' forse bigottismo considerare la Fede qualcosa di ben più serio rispetto a quello che ritengo estraneo alla religiosità?
Aspetto una sua risposta.

La mia risposta:

Caro Mario, Il tuo concetto di Fede non è bigottismo; forse però non è neppure tanto frequente vedere una religiosità "festaiola", come dici tu, esibirsi in chiesa. C'è tuttavia un concetto di manifestare la propria fede e gioia santa con preghiera che unisca l'umano e il divino (come dici anche tu). Specialmente alcuni popoli (ma a anche da noi) manifestano la gioia e la festa con canti e balli ed è naturale per loro manifestare la gioia della vita e del ringraziamento a Dio cantando e ballando, naturalmente in forme contenute.  Noi "vecchiotti" siamo stati educati molto di più al silenzio e al raccoglimento, manifestando meno i sentimenti anche di fede entusiasta e gioiosa; per questo non comprendiamo forme di religiosità più espansiva e anche corporea.
Abbi pazienza, Mario; sopporta quelle forme di fede vissute "più fisicamente". Hanno anche un aspetto buono che noi riveliamo poco: quello di non aver paura di mostrare pubblicamente che credono e amano Dio con tutto se stessi.   Ciao

don Nereo