Il Gomitolo


Fiabe e racconti

L'acqua di Bahiyah

Racconto scritto da Gabriele

Camminavo per le strade del mio quartiere e improvvisamente l'aria divenne calda e secca ed il panorama attorno a me cambiò. Niente verde, niente strade oppure auto, solo deserto, polvere e desolazione. In lontananza odori e suoni di animali. Quasi subito apparve davanti a me l'esile figura di una bimba, nerissima e dai tratti infantili ma già segnati dalla fatica. Sulla testa reggeva in perfetto equilibrio un contenitore in legno ricolmo d'acqua. Dopo un attimo di esitazione le parlai:

-Ciao...
-Ciao, chi sei?
-Io mi chiamo Gabriele e tu?
-Io mi chiamo Bahiyah.
-Cosa stai facendo?
-Sto portando quest'acqua fino al mio villaggio.
-E' lontano?
-Sì, ci metto due ore per andare e due per tornare.
-Andare dove?
-Al fiume, dove prendo l'acqua. E' sporca e cattiva ma c'è solo questa e mi serve per bere, fare il bagno alla mia sorellina e far bere gli animali che se no muoiono.
-Sei piccola, ma quanti anni hai? E la tua sorellina?
-Io ho già 9 anni e la mia sorellina ne ha solo 5. Quando crescerà ancora un po' verrà con me e porterà anche lei dell'acqua, così dovrò fare meno viaggi.
-Perché, ne fai più d'uno?
-Sì a volte devo tornare al pomeriggio, oppure se cado e cade l'acqua devo venire di nuovo ma sono diventata brava e non succede quasi mai. E tu dove stai andando?

A questa domanda mi sentii piccolo piccolo. Io stavo tornando dalla banca dove avevo preso una chiavetta di sicurezza. E' un piccolo apparecchio che resta sempre acceso, anche quando non lo uso, cioè la maggior parte del tempo. Ogni minuto mostra un nuovo numero da inserire per confermare le operazioni sul sito Internet della banca.
Per me non era un capriccio: l'altro sistema di inserimento, con la tessera e le coordinate, era troppo faticoso per i miei occhi.

Tuttavia l'incontro con quella bambina e la sua realtà così povera da costringerla a fare chilometri per un po' d'acqua, mi aveva fatto vergognare del mio mondo!
Quel minuscolo apparecchio forse era più complesso e costoso di qualsiasi cosa Bahiyah avrebbe usato in vita sua. E fra cinque anni, esaurita la batteria interna, sarebbe stato gettato via...
Viviamo nello stesso mondo ma sembrano pianeti lontani e diversi...

Avrei voluto prendere Bahiyah e tutte le creature perse in quel deserto e portarle qui dove puoi aprire il rubinetto per bere o lavarti e anche sprecare l'acqua, ma il luogo in cui ero stato magicamente catapultato svanì davanti ai miei occhi e mi ritrovai per le strade del mio quartiere con la mia "preziosa" chiavetta...

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