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Abusi e indifferenza

Alcune indicazioni e consigli per i genitori per proteggere i propri figli dalla peggior specie di abusi.
Articolo pensato per i genitori!

Articolo a cura di (ics)

Questo articolo si dovrebbe intitolare "La pedofilia: cos'è e come proteggere i nostri figli" ma pensiamo che il titolo più adatto sia quello scelto. Continuando a leggere capirete perché.

Che cos'è la pedofilia ai giorni nostri è ben noto: si tratta di una patologia psichiatrica che porta un adulto ad essere attratto sessualmente dai bambini. La pedofilia in sé è una malattia. Diventa un reato quando dal desiderio chi ne è affetto passa all'azione concreta, molestando un bambino o una bambina. In molti paesi fra cui l'Italia è reato anche raccogliere immagini e video di molestie a bambini. Ebbene sì: esistono anche questi orrori e ci sono persone che li comprano.

La pedofilia non è un fenomeno recente: in questi anni se ne parla di più, ad esempio per lo scandalo dei preti pedofili. Sono una minoranza ma la Chiesa ha fatto il grande errore di nasconderli per troppi anni mentre avrebbe dovuto denunciare i casi di cui veniva a conoscenza. Un altro ambito spesso citato riguardo la pedofilia è Internet, crocevia involontario sia del traffico di foto e video sia di tante persone che cercano di adescare bambini e ragazzi, spesso lasciati a se stessi online senza regole o adulti che ne seguano la navigazione.

Tuttavia occorre ribadire un concetto: molestie e violenza a sfondo sessuale sui bambini sono fenomeni esistiti da sempre e anzi ringraziamo che oggi siano reati puniti severamente!
In passato non era così e le vittime non solo non ricevevano giustizia ma spesso vivevano il loro grande dolore nella paura che si ripetesse, nel segreto e nella vergogna.
Ma vittime di chi? Un fatto doloroso che però va sottolineato è che i molestatori di bambini non sono sempre estranei: capita sovente, la cronaca ce lo racconta, che si tratti di conoscenti o amici di famiglia, se non già familiari del bambino.

Come combattere questa piaga che può straziare il fisico ma ancor più l'incomscio di una creatura? Tanti esperti potranno dirlo meglio di noi.
Noi ci limitiamo a raccomandare la CURA E L'ATTENZIONE COSTANTE verso il bambino o l'adolescente, non importa l'età. Bisogna parlargli di questi pericoli e a cosa stare attento. Vari spunti per farlo li offriamo negli approfondimenti. Ma non basta! Bisogna conoscerlo davvero, sapere chi frequenta, chi lo avvicina, dove va e cosa fa, nel mondo reale ma anche in Internet! Bisogna ascoltarlo e cercare di cogliere anche i messaggi che trasmette nei temi di scuola, nel suo diario o nei disegni che fa.

Attenzione, però. A volte l'ascolto e il dialogo non bastano. E a volte un cambiamento nel comportamento può essere frainteso. Inoltre una testimonianza o un racconto non rappresentano sempre la realtà dei fatti. Non tutto ciò che turba un bambino o un adolescente è riconducibile a molestie ed è molto facile rovinare la vita a qualcuno con accuse ingiuste frutto di fraintendimenti. L'importante è non sentirsi soli, né per i ragazzi né per i genitori. In caso di dubbi parlarne con gli insegnanti, con il pediatra, con uno psicologo o con la polizia.

Soprattutto, il bambino o ragazzo non va mai lasciato solo con se stesso ed i propri fantasmi, immaginari o purtroppo talvolta reali. Lo ripetiamo: bisogna seguirlo e spiegargli chiaramente quali sono le cose che un adulto non deve mai fare con lui. E poi farlo parlare e ascoltarlo davvero, non a pranzo davanti alla televisione. Ritagliatevi momenti tranquilli con lui, interessatevi di cosa fa, condividete del tempo insieme per raccontarvi le cose fatte durante la giornata; create un "momento dei segreti" durante il quale potrà confidarvi anche le cose che più lo imbarazzano senza temere rimproveri.

Ricordate: forse ancor più drammatico di una molestia c'è l'abbandono, il senso di solitudine e vergogna che una piccola vittima può provare dopo una molestia se nessuno coglie le sue invocazioni di aiuto, espresse come può magari in tenera età. E allora ASCOLTO, ASCOLTO e ASCOLTO. Ascoltate vostro figlio e se avete dubbi fatevi ascoltare ovvero chiedete un consiglio o un aiuto. Non sentitevi umiliati come genitori a chiedere aiuto!
Ricordate che fra psicologi, insegnanti, medici e la stessa polizia sono in tanti pronti a darvi una mano!

Dedica

Questo articolo è dedicato a tutti i piccoli angeli che in passato o anche in questo momento stanno guardando il cielo chiedendosi "dov'è un papà che caccia via la notte"...
Sono ovunque, forse anche vicino a casa vostra, in un cortile, in una stanza buia o in un garage, ma questo mondo cieco non si accorge di loro.
Per questo abbiamo scelto il titolo "Abusi e indifferenza".

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