L'angolo della scuola

Collegamento Giappone-italiano

#4831 Il 08/06/2015 isabela isa di 14 anni ha scritto:
Ciao, fra poco ho gli esami di terza media, come argomento principale ho portato il Giappone. in italiano ho deciso di portare " il gran sole di Hiroshima ". il libro l'ho gia letto. il prof ha detto che del libro devo dire : minimo riassunto ; la tematica,perchè è stato scritto ;di cosa parla ; in che ambito è svolto ; riflessioni sulla lingua.

minimo riassunto :
Un giorno, Scigheo Sasaki, assieme a sua sorella Sadako, stava cercando di tenere il passo dei soldati mentre era su dei trampoli. Ad un erto punto, Sadako iniziò a fare le bizze perché aveva fame e voleva tornare a casa; Scigheo la avvertì che a casa non c'era nulla da mangiare, anche perché il padre era un militare e la madre lavorava nell'industri. Comunque, alla fine, Scigheo cedette e si incamminarono verso casa. Nel frattempo il racconto si sposta nella base aerea di Tinian, un isola del Pacifico. Dove i soldati Sharp, Richardson, O'Hagerty e Hawkins stavano ascoltando l'ammiraglio Scott, che parlava del piano d'attacco a Hiroshima. Intanto Scigheo e Sadako, dopo non aver trovato nessuno a casa, si diressero alla stazione, perché Scigheo voleva mostrare i treni a vapore a sua sorella. La stazione era colma di ragazzini che andavano in campagna, perché il governo giapponese cerava di mandare via i bambini dalle grandi città per via dei bombardamenti. Anche Scigheo e Sadako erano stati invitati a lasciare la città, ma la madre aveva rifiutato; ad un certo punto, quando i bambini stavano salendo sul treno, Scigheo e Sadako furono spinti dalla maestra nel terno, perché credeva che fossero stati buttati fuori dalla fila. In seguito i due riuscirono ad uscire dal treno e una contadina, vedendo piangere Sadako dalla fame, diede tre fette di focaccia a Scigheo e due a Sadako; questo dono colse di sorpresa Scigheo e lo riempì di gioia. La mattina seguente i due dovettero stare in fila alla distribuzione viveri per ore, perché in casa non c'era rimasto niente da mangiare. La piccola Sadako stava per essere soffocata nella fila molto compressa, ma per fortuna Scigheo se ne accorse in tempo e la salvò. Il giorno seguente, sulla città di Hiroshima, verso le otto e quindici esplose la bomba atomica: nel cielo si creò come un nuovo sole, più di 80000 persone morirono all'istante, altrettante gravemente ferite e furono disintegrati più di 10000 edifici. Scigheo, che era nello stagno fu abbagliato e spinto contro la riva, ma riuscì a risollevarsi ed ad andare a cercare Sadako; fortunatamente la trovò nel parco, tutta graffiata e con il vestito strappato ma viva. Passò del tempo e ora Scigheo e Sadako erano impegnati a trovare del metallo: chiodi, tubi, pentole, ecc. erano molto richiesti al mercato nero e anche ben pagati; Sadako, mentre rovistava tra le rovine di una casa, trovò un drago alato di bronzo, appartenuto alla famiglia che abitava nella casa ora distrutta. Esso poteva valere moltissimi soldi, quindi Scigheo lo nascose sotto la camicia di Sadako e corsero a casa a portarlo al signor Sasaki, loro padre. Appena il padre lo vide fu molto contento e andò a cambiarlo al mercato nero, contro il parere di Sadako. Dopo una discussione con il più furbo dei pescecani però decise di tenerlo, perché l'offerta era troppo bassa, ma non aveva fatto i conti con le guardie del corpo del pescecane, che lo accerchiarono ed egli fu costretto a cedere il drago. Un giorno fu invitato a casa Sasaki il signor Scibuta, uomo di sessant'anni che aveva un negozio dove vendeva aquiloni e lampade, ed egli restituì il drago di bronzo a Sadako, che impazzì di gioia. Il giorno dopo ci fu una maratona per ragazzi con la bicicletta, per l'affaticamento Sadako si ammalò; purtroppo la malattia manifestava i sintomi delle radiazioni e il dottore che era venuto a visitarla la mandò al nuovo ospedale americano, anche se la mamma era diffidente, perché diceva che la bomba atomica era stata inventata dagli americani. L'ipotesi fu confermata all'ospedale e dopo aver confezionato novecentonovanta gru di carta, perché a mille "sarebbe potuta guarire" Sadako morì.  

la tematica, perchè è stato scritto :
Il libro è stato scritto per farci capire che l’uomo, con la sua grande intelligenza e il suo ingegno, può danneggiare se stesso. Il progetto della bomba atomica, che è stato il frutto di studi approfonditi e di anni di sperimentazioni, ha provocato sofferenza e distruzione. In un caso come questo quindi l’uomo non ha usato adeguatamente la sua intelligenza. Se n’è servito infatti per fare del male a se stesso. La vita ci insegna invece che le doti d’ingegno devono essere usate per raggiungere lo scopo contrario.

di cosa parla :
Nel libro si racconta come ha avuto origine ed è stato realizzato il progetto della bomba atomica sganciata su Hiroscima e quanti danni ha provocato, sia alle cose che alle persone. Molti abitanti di questa città giapponese infatti vengono colpiti dalle radiazioni e le loro vite vengono compromesse. Si rivolge particolare attenzione al le vicende di due fratelli, un maschio e una femmina, di dieci e quattro anni, che nel momento in cui la bomba atomica viene sganciata su Hiroscima stanno andando a procurarsi del cibo perché il loro padre è in guerra e la loro madre in quel momento lavora in un cantiere. Dieci anni dopo si scopre che la sorella, quattordicenne,è stata colpita dalle radiazioni e finisce la sua vita in ospedale, tra il dolore dei suoi familiari.

in che ambito è svolto:
La storia è ambientata in Giappone, nella città di Hiroshima e tutto succede alla fine della seconda guerra mondiale.

riflessioni sulla lingua:
“Il gran sole di Hiroscima” è nel complesso un libro che mi è sembrato ricco e profondo di significati. La lettura era piacevole e mi ha comunicato tanti messaggi. Per questo sono contenta di averlo letto. L’autore ha scritto questo libro con notevole sensibilità di linguaggio e questo mi ha dato soddisfazione. Infatti penso che non sia facile far arrivare certi messaggi ai ragazzi, in modo diretto e profondo. Io ho colto il significato della storia e ciò dimostra l’abilità dell’autore nel trasmettere i messaggi desiderati.

La mia risposta:

Ciao!

Bene, mi sembra un buon lavoro quello che hai scritto. Grazie mille per il contributo!

Corin

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