L'angolo della scuola

Domanda

#3090 Il 07/10/2014 Nada di 15 anni ha scritto:
Ciao
non riesco a tradurre una frase di una versione di greco (si chiama 'Dov'è la vera ricchezza' di Senofonte, pag 334 versione 101, greco terza edizione): ορω δε και των αδελφων τα ισα λαγχανοντων τον μεν ταρκουντα εχειν, τον δε του παντος ενδεισθαι. La mia traduzione arriva fino a εχειν, ed è 'vedo addirittura dei fratelli, che pur ottenendo (parti) uguali hanno'. Non capisco cos'è ορω e non penso che οραω regga il genitivo partitivo. Spero che tu mi possa aiutare, so che il greco senza spiriti e accenti non è greco ma non riesco a inserirli con questa tastiera.
Grazie e scusa il disturbo.

La mia risposta:

Ciao!

Intanto abbiamo smascherato il problema di οραω; nel testo originale di Senofonte troviamo l'aoristo di οραω, ma immagino che, poiché hai da poco cominciato il secondo anno, tu ancora non lo studi (e per questo il tuo libro scolastico ha sostituito il tempo aoristo con un altro che avreste potuto riconoscere). Fatto sta che l'aoristo di οραω è οιδα, e invece di significare 'ho visto/vidi' (l'aoristo si traduce solitamente col passato prossimo o col trapassato), significa 'so' (sapere). Questo perché secondo i greci vedere qualcosa equivale a conoscerla, saperla; sapere dopo aver visto.
Ora, passiamo alla traduzione.. Dovrebbe essere cosi:
'So/vedo che anche tra fratelli che ottengono beni uguali, l'uno (dei due) ha quanto è necessario'. (<-- il testo originale qui continua più o meno in questo modo: 'l'uno dei due ha quanto è necessario e quanto è in più per la spesa, l'altro è povero di ogni cosa'. Te l'ho voluto riportare per farti capire meglio il senso generale).

Spero di esserti stata utile, a presto!

Corin

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