L'angolo della scuola

Domanda

#1669 Il 28/08/2013 Anto di 17 anni ha scritto:
Ciao fogny, sul tuo profilo ho letto che vorresti diventare un chirurgo. È un mestiere che affascina anche me. Volevo chiederti a quale specializzazione aspiri e cosa ti ha ispirato l'idea di diventare chirurgo.
Ciao fogny, grazie:)

La mia risposta:

Ciao Anto,
da quando avevo nove anni la mia unica ragione di vita che mi ha portato a continuare gli studi che altrimenti avrei sicuramente lasciato, è stata di voler intraprendere il ramo della medicina. E' stata una chiamata, una vocazione, credo alla pari di quella che giunge a chi decide di andare incontro a Dio e di prendere i voti.

La vocazione deriva da esperienze personali che mi hanno sempre portato a credere che la propria vita ha senso solo se in riferimento a quella degli altri. Questa è la ragione primaria che fin da piccola mi ha portato a voler fare questa facoltà. Crescendo, poi, questa vocazione è cresciuta sempre di più fino a farmi capire che non sarei voluta diventare un medico qualsiasi, ma un chirurgo.

In particolare vorrei intraprendere come specialistica traumatologia oppure chirurgia generale o cardio-toracica. Non so dirti bene perché proprio il chirurgo. Da una parte c'è una ragione personale e che non mi vergogno a svelare e cioè che la sala operatoria, poter toccare con mano la malattia e avere la possibilità di intervenire con le proprie mani sul paziente e soprattutto sapere che quella vita è una tua responsabilità in quell'attimo, mi ha sempre fatto innamorare.

Molti pensano che i chirurghi abbiano il complesso di Dio, cioè di sentirsi onnipotenti; ma in questa mia ragione non c'è tanto questo, perché so che un medico è limitato e questo limite è ciò che deve colmare per diventare un buon medico; piuttosto c'è anche il fatto che facendo il chirurgo e soprattutto d'emergenza, sei davvero chiamato a mettere ogni giorno in atto tutto ciò che hai imparato per salvare delle vite nell'immediato.

Un'altra ragione è che quando ho deciso sul serio l'ultimo anno di liceo di iscrivermi al test ho pensato: saranno cinque anni +2 forse in totale dieci anni di studio matto e disperato, di certo non voglio terminare il mio percorso per ritrovarmi in uno studio privato o a fare il medico di base o a lavorare con chi ha le ossa rotte o deve partorire. Questo senza nulla togliere agli ortopedici o ostetrici o medici di base che servono quanto il chirurgo, ma per me aveva senso fare altri dieci anni di studio solo pensando a quello, alla sala operatoria e al malato che dipende da te e dalle tue capacità.

Aiutare persone che davvero sono in un punto disperato e si trovano tra la vita e la morte è quello con cui voglio lavorare. Sembra un po' psicopatico voler ritrovarsi ogni giorno di fronte alla sofferenza estrema e alla morte, ma per me è questa la missione del medico e soprattutto quella del chirurgo.

Grazie per questa domanda, il test si avvicina e la tensione e lo stress alle stelle; risponderti mi è servito a ricordare a me stessa il motivo di tutta la fatica fatta e che si sta accumulando.

Ciao... futuro collega ;)

Fogny

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