Questioni e dubbi religiosi

Domanda

#90 Il 10/02/2012 PAOLA di 16 anni ha scritto:
Ciao Don Nereo , sinceramente vorrei che tu mi spiegassi il senso della parabola che ti copio sotto. Io non capisco perchè quella persona senza abito nunziale sia stata fatta uccidere. Penso che sia stata un ingiustizia.... Quel signore non solo era andato al banchettto (a cui tanti non sono proprio andati) ma è stato anche ucciso  un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio.
PARABOLA :
Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi nonvollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze.
Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti”.

La mia risposta:

Ciao, cara Paola; mi fa piacere sentire che leggi le parabole. Faccio come te: ti rispondo in due puntate. Dunque: il pranzo di nozze e gli invitati.
In ogni parabola dobbiamo cogliere il messaggio essenziale; i particolari servono per dare qualche parvenza alla storiella (es: poco importa che Cappuccetto rosso raccogliesse fragole o lamponi o more; il fatto è che, disobbedendo, si è fermata). Qui Matteo riportato da te sembra aver unito due parabole: prima= gli invitati alla festa e il loro rifiuto. Seconda: come si partecipa alla festa.
La prima (narrata con qualche differenza non sostanziale anche da Luca, 14,15-24): Il re (Dio) invita alla festa del figlio (Gesù Messia). Manda i servi (profeti e messaggeri vari). Gli invitati (capi e notabili ebrei del tempo di Gesù) non accolgono questa festa presente e per il futuro eterno. Addirittura scherniscono e uccidono i messaggeri (e anche Gesù). Non avranno parte al banchetto e alla fine Dio farà giustizia escludendoli dalla sua presenza, come avevano scelto loro durante la vita. L'incendio delle loro città qualcuno lo vede come richiamo alla futura distruzione di Gerusalemme nel 70. (leggi Lc.19, 41-44). In sostituzione dei rifiutanti vengono invitati i poveracci (peccatori) i quali accettano ed entrano alla festa del Messia. Devi sapere che, andando a una festa di nozze, si passava attraverso il vestibolo, stanza dove erano preparate tante vesti da cerimonia noleggiate dal padrone di casa per l'occasione. Si indossava la veste e si entrava nella sala da pranzo. Quindi: quel tale senza veste da cerimonia da dove era passato? ... o se n'era infischiato del cerimoniale d'obbligo. Così, continuando la trasposizione, i peccatori che accettano di entrare (cambiare condotta) hanno veste nuova. Senza questa non c'è posto con Dio. Cosa c'è fuori? Rammarico e dolore per aver sprecata la vita; è l'autopunizione, perchè si è scelto di stare senza Dio che si riconosce troppo tardi come fonte di tutta la felicità.
Paola, ho cercato di dirti l'essenziale; ti è abbastanza chiara? Altrimenti precisami aspetti da chiarire.  Al di là della figura di quel re, ricorda cosa dice di lui Gesù nell'altra parabola del figlio traviato e del Padre misericordioso, e Gesù che piange di fronte a Gerusalemme.
Ciao. Adesso chiudo con questa e passo alla tua succesiva...

don Nereo

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  • #92 domanda del 13/02/2012 inviata da paola