Questioni e dubbi religiosi

Domanda

#687 Il 03/02/2016 nick di 59 anni ha scritto:
Divorziato civilmente da 17 anni senza figli. Sposato in seconde nozze da 16 anni con due figlie di 15 e 13 anni, battezzate, comunione e cresima e osservanti come tutta la famiglia. Ho appena ricevuto la sentenza di riconoscimento della nullita' del primo matrimonio in chiesa, quindi non e' mai esistito.
Sia per me che per mia moglie, il consenso espresso 16 anni fa e mai interrotto e' quello definitivo e sempre valido. Vorremmo regolarizzare canonicamente il matrimonio, da cattolici quale siamo, ma non in convalida semplice con cerimonia canonica ma attraverso sanazione in radice che, essendo retroattiva, riconoscerebbe anche la nascita delle ragazze nella sacralita' del matrimonio e non necessita di ripetizione del consenso.
La sanazione eviterebbe inutile umiliazioni pubbliche in caso di cerimonia, salvagarderebbe la quiete familiare (mia moglie e' contro)e lo "scandalo" in un paese dove il matrimonio civile non e' riconosciuto ma, siccome sposati all'estero, registrato nell'ambasciata all'estero e trascritta nel registro civile dove viviamo.
IL vescovo cattolico non conosce la procedura: come fare? Inoltrare a Roma, Santa Sede?  Grazie in anticipo per un suo consiglio.

La mia risposta:

Caro nick, è bella e lodevole la volontà di regolarizzare, anzi consacrare, il tuo matrimonio davanti a Dio che benedica e consacri con il sacramento il vostro amore familiare.  A parere mio, non mi risulta la retroattività del sacramento che è tale quando si fa, anche se quando Dio benedice, benedice per sempre e tutta la vita, il prima l'adesso e il dopo. Se 16 anni fa non hai consacrato il matrimonio davanti alla Chiesa, puoi benissimo farlo adesso e senza rimpianti o scandali, ma con l'attualità della vostra fede. Nel vostro cuore avete già detto un grande SI' davanti a Dio; ora potreste ripeterlo "privatamente" cioè senza farlo conoscere ai paesani o altri, accordandovi con il vostro parroco o, d'accordo con lui, invitando un altro sacerdote da lui delegato e magari andando a celebrare il sacramento fuori dal paese, in qualche santuario o chiesa a voi cara. Una celebrazione bella e "solenne" tra voi due e le figlie; e basta. Così credo sia possibile ed eviterebbe chiacchiere o "scandali".
Così credo potresti avere il consenso anche di tua moglie. Si tratterà di fare ciò a piccoli passi che vi farebbero gustare di più il dono che Dio vi fa e che voi vi fate.    Ecco, Nick, questo è il mio parere.
Ma ti aggiungo: ho appena provato a contattare un noto insegnante di diritto canonico, ma per ora non era raggiungibile. Ho intenzione di ritentate, anche se credo mi risponderà all'incirca come ti ho suggerito io, senza ricorsi alla Santa Sede, passaggio che diventerebbe lungo e forse inutile...   Se mi chiami fra 6-7 giorni ti dico se ci sono risposte diverse dal già detto sopra.  Ciao. Vivi con gioia e serenità

don Nereo