Questioni e dubbi religiosi

Domanda

#1114 Il 06/06/2019 Angelica di 35 anni ha scritto:
Buongiorno,
Una volta un sacerdote mi disse che spesso in Dio proiettiamo un nostro genitore, solitamente il padre, e per questo ne vediamo pregi e difetti ma come semplice proiezione. Fu illimuninante, perché mi accorsi che almeno nel mio caso era verisismo. Vedevo in Dio una forma di presunzione, non capivo perché ci ha mandati su questa terra, mi innervosiva il suo pretendere devozione, mi dicevo che la bontà vera non si impone in quel barbaro modo, anche la preghiera la vedevo come un imposizione: se io faccio un figlio, non lo costringo a pregarmi! Lo amo comunque, a priori. Poi non capivo i comandamenti, cercavo con tutta me stessa di rispettarli ma mi innervosivano nel loro dare dogmi, nell impartire regole troppo ferree e che, per come ragionavo all epoca, distruggevano la libertà personale. Ora so che non è così, ma ancora una domanda ce l'avrei: come riconoscere la voce di Dio, quella vera? Non come proiezione dei genitori, non come confusione. La voce VERA, semplice, inconfondibile. Grazie mille

La mia risposta:

Cara Angelica, mi fa molto piacere che tu abbia scoperto che Dio per noi è amore, fin dall'eternità.
Ora sono sicuro che non ti farà paura, anzi.
Per rispondere alla tua domanda, mi pare che non ci sia migliore risposta che GUARDARE GESU' E SENTIRE LA SUA PAROLA NEL VANGELO. Lui è il Verbo, cioè la Parola di Dio.

don Nereo