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Fiabe e racconti

Un normale giorno in piscina

Racconto scritto da Ylenia

Era un giorno come un altro. Stavo sul letto, come mio solito a guardare la TV. Guardavo Spongebob. Visto che di lì a tre giorni la mia migliore amica Violeta sarebbe partita per andare in vacanza, decisi di chiamarla per salutarla e magari per metterci d'accordo per vederci per l'ultima volta in tutto agosto.

Lei rispose ed iniziammo a parlare prima di una cosa e poi di un'altra.
Poi mi venne un idea: cos'era meglio di un giorno in piscina in pieno agosto? Quindi le proposi questa idea e lei lo andò a chiedere alla madre. Dopo un minuto mi disse: "Yle, per mia madre va bene, a che ora andiamo?"
Io le risposi: "Verso le 9 e 15 andrebbe bene?" e lei mi disse "Ma certo, allora a domani, ciaooooo!!"

Si fece l'indomani e ovviamente io appena svegliata mi stiracchiai e iniziai a pensare agli One Direction, a quanto erano bravi e belli. Rimasi a pensare circa un quarto d'ora quando vidi l'orologio ed erano già le 8 e 30. Allora mi dissi: "Yle corri che tra 45 minuti devi andare in piscina!". Mi alzai, andai a fare colazione, mi lavai e misi il costume. Non so perché ma decisi di indossare il costume a fascia che non metto quasi mai, perché avevo voglia di sembrare più carina del solito. Nel frattempo si erano fatte le 9.

"Oh cielo" esclamai "Sono già le nove!".
Quindi preparai la borsa, ovviamente degli One Direction, chiusi la porta e corsi giù per le scale.
Arrivata al portone di casa mi affrettai ad andare in piscina, ma incontrai la mia vicina, che mi fermò e si mise a chiacchierare. Non finiva più!! Erano le nove e dieci e quindi mi feci coraggio e le dissi: "Senti, ora devo andare in piscina con la mia migliore amica, scusa ma non mi posso perdere in chiacchiere con te, alla prossima."
Lei rispose con un misero: "Ah va bene, ciao..."
Credevo che si sarebbe offesa ma era meglio così, perché altrimenti sarei dovuta restare con lei per consolarla. Erano le nove e tredici. "Non ce la farò mai", mi dissi.

Mi misi a correre come una pazza sul marciapiede ma ne valse alla pena perché in 2 minuti, riuscii ad arrivare in piscina. Dopo un minuto arrivò Violeta ed andammo a pagare per entrare. Quel posto era meraviglioso. C'era un'unica cosa brutta: erano tutti anziani!
Potevamo scegliere i posti. C'erano quelli più nascosti dalla gente e quelli più esposti. Scegliemmo quelli più esposti alla gente e alla piscina.

Ci togliemmo la maglia ed i pantaloni, rimanendo in costume. Violeta mi guardò ed esclamò: "Che bello quel costume!"
Io risposi: "lo so grazie, ho scelto il costume più bello che ho"
- "E perché?", domandò lei.
- "Non lo so, magari viene Zayn!!!!!!"
- "Impossibile!!", esclamò lei. E ci mettemmo a ridere.

Il cielo era nuvoloso ma era meglio così, perché eravamo già abbronzate e quindi non ci serviva il sole!
Ci mettemmo la crema ed entrammo in acqua. Devo dire che era abbastanza fredda ma poi nuotando ci abituammo tanto che ci sembrò calda. Facemmo 10 vasche a testa e poi, esauste, ci fermammo appoggiate al bordo ma sempre con il corpo dentro l'acqua. Violeta chiuse gli occhi mentre io no. Intanto spuntò il sole...

Io iniziai a guardare le persone che c'erano. Volevo vedere se nei posti meno esposti alla gente c'era qualcuno. A un certo punto urlai!
Violeta aprì gli occhi di colpo e mi guardò come per dire: "Che è successo?"
Io la guardai con le lacrime agli occhi.
Lei iniziò a preoccuparsi e mi disse: "Yle, che è successo? Ti ha punto un'ape? Ti sei fatta male?"
Allora io con un filino di voce dissi: "C'è Zayn...".
- "Cosa", rispose lei?
- "C'è Zayn..."
- "Yle, alza la voce non ti sento"
- "Violi, c'è Zayn" dissi con il tono di voce un po' più alto.
Lei sgranò gli occhi, mi guardò incredula e chiese: "Dove!?!?"

Io uscì dall'acqua e tirai a forza fuori anche Violeta.
Lei sapeva bene del mio amore per Zayn e che immaginavo di vederlo ovunque, così mi disse:
- "Yle sei sicura che sia lui? Magari è qualcuno che gli assomiglia!"
- "No Violi, lo conosco troppo bene per confonderlo. È lui."
Lei mi disse: "Allora dimmi dove si trova"
- " Lì, nei posti meno esposti alla gente."

Lei guardò e sgranò gli occhi: "è vero, è proprio lui! Oh cielo, è impossibile che sia qui!"
- "Andiamo", dissi.
- "Dove?" disse Violeta.
- "Da Zayn!", risposi.
- "Ma come facciamo? Come ci andiamo?", mi disse.
- "Con i piedi!" esclamai.

Quindi ci dirigemmo verso di lui. Era però una cosa troppo incredibile. Cioè, incontrare una star famosa in una piscina comune della mia città. "Vabbè. Sarà tutto vero!", pensai.
Nessuno lo aveva riconosciuto perché, come ho accennato prima, c'erano tutti anziani.

Appena arrivati ai posti meno visibili alla gente, Zayn si tolse gli occhiali da sole e ci guardò. Io mi vergognai moltissimo perché vedere il mio amore guardarmi con quella faccia bellissima era un po' strano!
Avevo letto su internet che Zayn aveva frequentato un corso di lingua italiana e così non mi meravigliai quando ci disse: "Ciao!"

Io arrossii subito. Lui si alzò dalla sdraio e con quel petto da urlo si diresse verso di noi. Imbarazzata, dissi: "C... ciao Zayn. Noi siamo due tue grandissime fan...". Lui accennò un sorriso. "Oh cielo, sto parlando con Zayn Malik, il mio amore, il ragazzo dei miei sogni!!!", mi dissi.

Senza pensarci due volte corsi a prendere il taccuino dei One Direction, insieme alla mia penna dei One Direction ed alla macchinetta fotografica. Poi tornai da Zayn e gli dissi: "...puoi farmi un autografo e ti puoi fare una foto con me?"

Lui accettò subito non solo perché è sempre gentile con le fan ma anche perché io sono molto carina! Dopo avermi fatto l'autografo e esserci fatti una foto, ci disse: "Voi come vi chiamate?"
- "Io Ylenia e lei Violeta" - "Che bei nomi ragazze e siete entrambe molto carine. Che ne dite se vi regalo due biglietti in prima fila per il concerto di domani?"
- "Noi siamo impazzite per cercare quei biglietti ma alla fine non li abbiamo trovati... tu dici sul serio???"
- "Ma certo che si, anzi, vi dirò di più, se volete, vi faccio conoscere anche gli altri membri della band e avrete il privilegio di essere le prime a farvi autografare le cose che volete e poi aspettate che finiamo di autografare anche le altre cose delle altre nostre fan e venite a mangiare un gelato con noi!"
- "Oh cielo, dici davvero? Noi saremmo onorate di fare tutte queste cose, sarebbe il nostro sogno che purtroppo non si è mai avverato. Oh cielo, è un sogno che diventa realtà!!!"

Lo abbracciai. Lui mi strinse forse a se e mi diede un bacio sulla guancia.
Non ci credevo. Quello era sempre stato un sogno, una mia immaginazione, e invece eccolo qui, il mio componente dei One Direction preferito che mi baciava!

In quel momento una guardia del corpo lo chiamò e gli disse, ovviamente in inglese, di salutarci perché dovevano andare via. Lui quindi ci salutò con un bacio sulla guancia e si allontanò. Prima di andare via però si voltò, ci corse incontro e ci diede i due biglietti del concerto e il pass per il backstage. Poi ci disse: "Ci tengo che veniate, mi raccomando!!!" e noi in coro: "Non mancheremo, ciao Zayn!" e io aggiunsi a squarciagola: "Ti amo!!!"

Lui sorrise e se ne andò.
"Insomma -dissi a Violeta- è veramente un sogno che si avvera!" Non mi sembrava vero, sembrava tutto un sogno e invece era li davanti a noi, che se ne stava andando e ci aveva lasciato i biglietti per un concerto dei One Direction in prima fila!

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