Il Gomitolo


Fiabe e racconti

Le avventure di Johnson

Racconto scritto da Asmir e riveduto da Alessia e Delia

Johnson era un ragazzo di 25 anni, alto 1.70, occhi azzurri, naso a patata, labbra carnose, con un gran bel fisico. Era un tipo che aveva voglia di lavorare, era appena diventato detective e voleva un caso per le mani, subito!
Johnson aveva deciso di intraprendere la carriera da detective, oltre che per la sua passione per il crimine, anche perché gli era stata consigliata dalla sua professoressa di fiducia.

Dopo aver conseguito la laurea in criminologia decise di premiarsi andando in vacanza. Aveva voglia di una crociera. Forse... una ai Caraibi, per sognare, ma più realisticamente scelse una crociera che faceva rotta per l'Egitto, l'Isola di Malta, quella di Cipro e la Tunisia, per un viaggio di pochi giorni su una nave tranquilla.

Nave da crociera

Partito dal porto di Recanati, nelle Marche, per una rilassante vacanza, notò subito una cosa: due passeggeri della crociera li aveva già visti davanti a casa sua e in città erano famosi per essere del mascalzoni. Il nostro detective cominciò a insospettirsi... Intanto sulla nave c'era molta baldoria, stava camminando una signorina, giovane e molto carina, che per sbaglio fece cadere del succo sulla camicia di Johnson che però non si arrabbiò tanto. La signorina si scusò e se ne andò.

Di sfuggita Johnson vide che aveva una specie di biglietto nella maglietta, su cui era scritto: "Club Poker Cruise". Johnson sapeva che "Cruise" in inglese voleva dire proprio crociera e quindi capì subito che forse era il club per nascosto della crociera. Ne aveva sentito parlare! ma non ci aveccredeva perché nella pubblicità della crociera era scritto che era per famiglie e non c'erano sale per il gioco d'azzardo.
Era forse per questo che la ragazza scappò, e il nostro detective cominciò ad esplorare la nave in cerca di prove compromettenti. Cercando e cercando, vide una stanza chiusa a chiave che sembrava abbandonata e vuota.

Provò ad avvicinarsi, ma delle guardie lo fermarono con il pretesto che trattasse della la stanza del capitano, Johnson non ci credette molto.

Camminando per ritornare con gli altri passeggeri notò sorpreso, che molti di essi non c'erano più. Ad un tratto sentì un urlo e, guidato dal suo infallibile istinto, si mise a correre, aprì la porta della stanza da cui proveniva l'urlo e vide una donna in fin di vita che gli disse " indaga per me, vai al club..." e su quelle parole morì.

Johnson ripensò subito al biglietto che la ragazza che gli aveva versato il succo addosso aveva sulla maglietta e alla porta in cui sospettava ci fosse il famigerato club.

Si travestì da donna per entrare nel club passando inosservato. Spalancata la porta, vide slot machine, giochi d'azzardo e rivide gli strani tipi che aveva visto davanti a casa sua tempo prima. Riconoscendolo, presero subito un coltello dalla loro giacca. Uno dei due si avvicinò e provò ad accoltellarlo ma Johnson con una mossa di Kung fu lo fece cadere a terra e cominciò a scappare.

Mentre scappava escogitò un piano per intrappolare i due criminali: avrebbe messo nel suo letto un peluche che gli assomigliava. Se avessero tentato di accoltellarlo sarebbero caduti nel tranello del peluche. Johnson aveva una teoria: forse poteva essere coinvolto il capitano, ma magari era uno che agiva esternamente. Infatti quando stava salendo sulla nave aveva visto un volto che lo osservava in modo strano e pensandoci capì che forse si trattava della persona addetta a controllare le carte d'imbarco,

All'improvviso, mentre stava pensando, una pallottola partì e prese in pieno il peluche. L'assassino nella cabina di Johnson, che con una mossa segreta lo fece cadere a terra. E, proprio come pensava lui, il colpevole era l'addetto all'imbarco che con i due loschi tipi aveva creato un club clandestino all'insaputa della compagnia di crociere! E quella povera donna era stata uccisa perché come lui aveva scoperto tutto e voleva denunciarli.

La crociera venne interrotta e tutti tornarono a casa, ovviamente tranne il colpevole, che fu arrestato assieme ai suoi due scagnozzi.

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