Il Gomitolo


Fiabe e racconti

I tre principi

Racconto scritto da Corinne e riveduto da Delia

Nella maggior parte delle fiabe romantiche si parla sempre solo della principessa, ma il principe cosa ha fatto di male per essere considerato solo alla fine del racconto?

La principessa

Tanto tempo fa c'era una famiglia reale composta da una principessa, la principessa Sofia, e sua madre la regina, la regina Melissa. La principessa Sofia era una bellissima ragazza di media altezza con capelli castani e occhi verdi, ma era abbastanza ingenua. Sua madre, la regina Melissa, era molto superficiale ed adorava i soldi. A causa della morte del padre questa famiglia andò in rovina, così la regina decise di far sposare la figlia con il principe Carlo, principe della cittadina vicina.

Come la principessa, anche il principe aveva una famiglia: il re Franco e i due fratelli minori del principe, Filippo e Thomas.

Il principe Carlo era un ragazzo alto con dei bellissimi capelli castani e occhi marroni. Lui, a differenza della principessa Sofia, era un ragazzo colto e simpatico. Il principe Filippo era biondo con occhi verdi, era il più intellettuale tra i tre principi, ma era anche atletico. Il più piccolo tra i principi, Thomas, aveva capelli bruni e occhi azzurri, era giocherellone, piagnucolone e combinava sempre guai. Le due cittadine erano molto belle con foreste e giardini, ma nessuno desiderava allontanarsi da esse perché poco più lontano il cielo si oscurava e la foresta che c'era lì veniva chiamata "La Foresta Nera" e non si sapeva cosa potesse succedere laggiù...

Al palazzo reale del principe Carlo giunse una telefonata: la richiesta di matrimonio tra lui e la principessa Sofia. Il principe non c'era quindi non poté sapere di questa notizia; invece i due fratelli minori stavano ascoltando la conversazione di loro padre.
- Quindi lei vuole il matrimonio tra mio figlio e sua figlia, giusto? - domandò il re Franco - Proprio così - rispose la regina.
- Per me va più che bene - concluse il re Franco.

I due fratellini, che origliavano dietro il portone, si misero a commentare:
- Il nostro fratellone ha di nuovo una richiesta di matrimonio - cominciò Filippo - E' la prima volta che papà accetta, chissà come mai! - continuò Thomas - Vuol dire che se ne andrà? - chiese il più piccolo.
- Probabilmente- rispose Filippo.

Il principe Carlo era in camera sua a leggere un libro quando la porta si aprì e... - Non te ne andare - urlò Thomas. - Che stai dicendo? - Domandò perplesso Carlo. - No niente è per la faccenda del matrimonio fra te e la principessa Sofia... - rispose Filippo - Matrimonio? Principessa Sofia? - chiese ancora più perplesso Carlo.
- Sì, la principessa Sofia, ti dovrai sposare con lei. Non te l'ha detto papà? - singhiozzava Thomas
- No - rispose sbalordito Carlo.
- Allora siamo nei guai Thomas! Carlo, noi non ti abbiamo detto niente, ok? - chiese Filippo preoccupato.
Carlo senza neanche ascoltarli uscì dalla stanza in fretta e furia.
- Oh oh! - Esclamarono i due fratellini.

Il principe si precipitò contro il padre
- Chi è Sofia? Perché devo sposarla? Da quand'è che sai questa cosa? Ma sei matto padre, io sposarmi? - chiese il principe infuriato.
- Da chi hai saputo questi fatti? - domandò il padre.
- Non è quello l'importante: tu, piuttosto, spiegami - ribatté il figlio.
- Dovresti sposare la principessa Sofia, principessa della cittadina qui vicina. Di solito non accettavamo mai le richieste, ma adesso hai 20 anni e anche la principessa ha la tua stessa età... Poi io adesso sono abbastanza vecchio e se ti sposi sarà più facile accudire i tuoi fratelli di 15 e 8 anni... -
- Vuol dire che dopo che mi sarò sposato me ne dovrò andare? - domandò serio il figlio.
- Sì, questo è il mio intento - rispose il padre.
- Lo faccio solo per te, padre - concluse Carlo mentre si allontanava.

Carlo entrò in camera e cacciò da essa i suoi fratelli, che capirono solo da quel gesto che la discussione non era andata a buon fine.

Una settimana dopo arrivò una tragica notizia: la principessa Sofia... era scomparsa!
Il caos si scatenò nella cittadina della principessa Sofia. La regina raccontò che Sofia amava con tutta sé stessa il principe Carlo, ma visto che lui non si era fatto vedere lei doveva aver pensato che il principe la odiasse, così se ne era andata oltre i due regni, e chi l'avesse trovata avrebbe avuto come ricompensa la sua mano.
Con queste parole il popolo della regina Melissa disprezzò quello del re Franco e il suo palazzo venne addirittura attaccato.
- Figlio mio, devi trovare la principessa Sofia, altrimenti il nostro regno andrà in rovina; così potrai avere anche la sua mano - disse il padre a Carlo.
- Padre, partirò domani all'alba - disse Carlo.

Il primogenito salì al piano di sopra ed entrò nella camera dei fratelli; i due fratellini lo videro perplesso e gli chiesero cos'era successo.
- La principessa Sofia è scomparsa e si racconta che la colpa sia mia, perché non sono mai andato a trovarla e lei, pensando che io la odiassi, è andata nella "Foresta Nera". Chi la troverà avrà la sua mano - raccontò dispiaciuto il primogenito.
- Vuol dire che dovrai salvarla come hanno fatto i principi per Raperonzolo, la Bella addormentata... -disse Thomas.
- Però che strano... Così da un momento all'altro... E poi la mano della principessa era già tua... - sussurrò tra sé e sé Filippo.

Da quel momento in quella stanza non si sentì nessun rumore: tutti e tre pensavano a questo fatto strano... Finché una luce abbagliante calò sui fratelli.
- Wooooooooow! - esclamarono i tre principi.
- Ciao ragazzi! - disse la luce.
- Chi sei e cosa vuoi da noi? - chiese Carlo proteggendo i fratelli.
- Non vedi... è la nostra coscienza! - esclamò Filippo.
- No, è... Il Signore! - esclamò Thomas.

I due fratelli guardarono sbalorditi il più piccolo.
- Non sono niente di tutto questo, io sono la "Luce dei Desideri" e dò a voi tre oggetti: a Thomas dò la "coperta dell'invisibilità", a Filippo dò questo registratore (in quei tempi non c'era) e infine a Carlo dò questa "super-spada". Ultima cosa... Siete sicuri di quello che farete?
- Sì, lo faccio per papà. E' colpa mia se se ne è andata. - rispose il principe Carlo.
- Allora, attenti a quello che farete e buona fortuna! - disse la luce.

Come se non fosse successo niente essa sparì e comparirono come per magia i doni promessi.
- Che bello! Allora domani a che ora partiamo? -chiese il più piccolo.
- No! Voi starete a palazzo! - rispose Carlo incredulo dell'accaduto.
- Ma hai sentito cos'ha detto la luce? Dobbiamo venire con te! - intervenne Filippo.
- Ma per favore state attenti, ok? - ribatté il fratello maggiore.
- Sì - risposero i due fratellini.

Il giorno dopo i tre fratelli si svegliarono molto presto; presero i loro doni, i loro cavalli e andarono verso la Foresta Nera. I tre principi si trovarono davanti alla maestosa foresta. - Su, entriamo! - esclamò Carlo.

La foresta nera

La foresta era molto buia, in lontananza si sentivano versi di animali e gli alberi sembravano vivi.
- Fi... lippo, Car...lo ho un p-po' d-di pa-pa-ura - disse il piccolo Thomas.
- Io non vi ho obbligato a venire con me - replicò Carlo mentre saliva su una roccia per vedere il luogo dall'alto.
- Dai Thomas, abbiamo insistito tanto per andare con lui e adesso tu gli dici che hai paura? Tanta fatica per niente... - sussurrò Filippo a Thomas.
- Ragazzi, di là c'è un sentiero, andiamo! - esclamò Carlo.

I fratelli scavalcarono la roccia e fecero una lunga camminata quando si sentì un verso nella foresta: - Roaaaarrrr!!! - .
- Carlo, cos'è stato? - chiese Filippo, più che spaventato.
- Non lo so - rispose Carlo agitato.
- Fratelloni... cos'è quello?- chiese Thomas terrorizzato.

Il piccolo principe stava indicando un enorme animale, un misto tra tigre e orso. Correva veloce come una tigre e apriva la sua enorme bocca come una tigre. Quel grosso animale cominciò a girarsi e correre nella direzione dei fratelli.
- Correte! - urlò Carlo.

I ragazzi urlavano continuamente mentre dietro c'era quella "tigre-orso" che gli inseguiva e in modo continuo sbatteva contro gli alberi.
- Ma perché va contro agli alberi? - domandò Thomas.
- Lo chiedi a me? - ribatté Carlo.
- Andiamo dietro a quel cespuglio - urlò Filippo.

Contemporaneamente i tre fratelli sospirarono di sollievo.
- Ho capito tutto! - esclamò Filippo.
- Quell'animale non vede, ecco perché si scontrava con gli alberi... - cominciò Filippo.
- Ma allora come faceva a seguirci? - interruppe Carlo.
- Non ho mica detto che non può sentire... Io ho un'idea! La Luce dei Desideri mi ha donato un registratore; come vedete è molto piccolo, quindi se noi registriamo le nostre urla e lanciamo il registratore nella direzione opposta a noi, quell'animale andrà nella direzione opposta a noi! - spiegò Filippo.

- Che genio che sei! - commentarono gli altri due.
- Allora procediamo.

I principi cominciarono a correre urlando vicino al registratore. La tigre-orso, sentendo le urla, si girò nella direzione dei principi, e in quel preciso momento Filippo lanciò il registratore nella direzione opposta a loro.

Piano riuscito! L'animale andò nella direzione opposta dei principi.
- Grazie Filippo - disse Carlo.

I fratelli si accamparono e si misero a dormire.
Il giorno dopo...
- Ragazzi sveglia! Guardate lì, quella non è lava? - domandò Thomas incuriosito.

I tre si incamminarono nel luogo indicato da Thomas, e scoprirono che aveva ragione!
C'era tanta lava e un ponte che collegava a un'alta torre.
- Principe Carlo aiutami! - gridò una voce proveniente dalla torre.
- Principessa Sofia, adesso vengo a salvarti! - urlò il principe Carlo.

Ma quando Carlo stava percorrendo il ponte un enorme e possente drago gli ostacolò la strada.
- Oh, poveri noi - esclamarono i fratelli.

Filippo passò la spada a Carlo e la lotta iniziò. Il possente drago sputava più fuoco che poteva e Carlo schivava tutti i colpi, ma non era in grado di attaccare.

I fratelli vedendo la scena pensarono a qualcosa e a Thomas venne un'idea che sussurrò a Filippo.
- Ehi, draghetto! Non sembri tanto forte - iniziò Thomas.
- Vediamo se riesci a prenderci - continuò Filippo.

Il drago si voltò nella direzione dei due fratellini e lì cominciò a sputare fuoco.
- Ma che fate? - gridò Carlo.

Thomas e Filippo gli fecero segno di usare la spada, allora Carlo capì tutto. Egli corse verso il drago, salì sul suo dorso e...Zac! Gli tagliò la testa che cadde nella lava.
- Ce l'abbiamo fatta! - esclamarono i principi.

La principessa Sofia scese dalla torre e si avvicinò al principe Carlo.
- Thomas, nascondiamoci, questo è il momento del principe e della principessa - sussurrò Filippo a Thomas.
- Vieni sotto la mia coperta dell'invisibilità - esclamò Thomas a sottovoce.

I due fratellini restarono nascosti a osservare la scena.
- Grazie principe Carlo - ringraziò la principessa.
- Bellissima Sofia, come ha fatto a pensare che io la odiassi? - chiese Carlo con la massima gentilezza.
- Eh?... Ah sì, sì. Era già passata una settimana e ho pensato che non mi volesse vedere - raccontò la principessa un po' impacciata.

I due fratellini pensarono - Chissà perché è così impacciata...
Spiegato tutto, il principe portò la principessa al suo palazzo e anche i fratelli li seguirono di nascosto. Arrivati a palazzo la regina Melissa chiese:
- Tu sei l'uomo che avrà la mano di mia figlia, la principessa Sofia. Vuoi prendere il tè con noi?
- Sì, con piacere - rispose.

Intanto i fratelli che erano nascosti sotto la coperta invisibile...
- Quanto dobbiamo aspettare ancora? - chiese Thomas.
- Aspettiamo che bevano il tè, e poi ce ne andiamo. Stanno parlando Sofia e Melissa, ascoltiamo - disse Filippo.

La conversazione era questa:
- Brava figliola, ce l'abbiamo fatta!
- Però potevi avvisarmi della storia, perché io credevo che lui mi odiasse eccetera, madre...
- Hai ragione scusami, ma guarda cosa ho qui?!
- Madre, l'hai trovato!
- Sì figlia mia, la pozione dell'innamoramento. Basterà che io lo metta nel tè e appena Carlo ne berrà un sorso, tu dovrai toccarlo e così lui penserà solo a te, sarà pazzo di te...

I fratellini si guardarono in faccia e Thomas preoccupato disse - Dobbiamo fare qualcosa! - E Filippo rispose - Aspetta, prima dobbiamo prendere quella boccetta o non avremo prove dell'accaduto...
Allora Thomas, con la sua coperta dell'invisibilità, corse in cucina e prese la boccetta.

Intanto nella sala del tè il piano delle due si era compiuto, infatti Carlo non si staccava mai dalla principessa.
- Thomas sarà meglio se andiamo a casa - disse Filippo.

Di sera Carlo ritornò a casa, il padre era molto fiero di lui per essere riuscito a salvare la principessa, e gli ricordò che il matrimonio era previsto per il giorno dopo e che gli aveva già preparato il vestito.
Carlo poi salì in camera, vide i fratellini e gridò - Via dalla mia camere brutti mostriciattoli che mi devo preparare per il matrimonio con la splendida, graziosa, stupenda e bellissima principessa Sofia!
- Perché ci tratti così male fratellone? - singhiozzò Thomas.

Carlo non lo ascoltò e sbatté la porta in faccia ai due fratellini che andarono in camera sorpresi, ma soprattutto tristi...
- Sai Filippo, vorrei tanto che la Luce dei Desideri ci potesse dare qualcosa per guarire Carlo.

A quelle parole la stanza si illuminò: era lei, la Luce dei Desideri!
- Ragazzi, eccomi. Per il vostro problema vi dò in dono lo "sciogli sortilegi" ma adesso vado. Ciao - . La luce sparì e i due fratelli andarono a letto sapendo tutto quello che dovevano fare.

Il giorno del matrimonio...
- Corri Filippo infiliamo la boccetta che scioglie i sortilegi nella bocca di Carlo, muoviti! - gridò Thomas svegliando Filippo.

I due andarono di nascosto in camera di Carlo e Thomas, con la massima cautela, fece cadere cinque gocce del "sciogli sortilegi" (come c'era scritto sulla boccetta), così Carlo si risvegliò.
- Ciao ragazzi come state? - disse.
- Evviva! - urlarono i fratellini.

I fratellini videro Carlo sbalordito e gli raccontarono tutto facendogli vedere anche la boccette dell'innamoramento e gli raccontarono il piano pensato la sera prima.

All'ora del matrimonio, Carlo prima di iniziare la cerimonia abbracciò la suocera e le attaccò un registratore, molto piccolo, sul vestito.
La cerimonia iniziò e tutti e tre i principi erano così nervosi che non ascoltarono neanche la prima parte del matrimonio, neppure Carlo fino al momento delle Promesse.
- Carlo vuoi tu sposare la principessa Sofia? - chiese il parroco.
Carlo non rispose perché era pensieroso.
- Signor parroco inizi con me, sa, lui è un po' agitato - intervenne Sofia.
- Ok, Sofia vuoi tu sposare il principe Carlo?
- Certo che lo voglio, che domande - rispose la principessa.
- Carlo vuoi tu sposare la principessa Sofia?
Carlo a quella domanda si guardò intorno, guardò suo padre, pensò a sua madre che lo stava guardando in cielo, guardò i suoi fratelli e il loro sguardo triste e pensò a tutto quello che gli avevano detto. In un solo attimo aveva pensato a tutto, ma proprio tutto.
- ... No, non lo voglio! - urlò sollevato!
- Carlo devi rispondere sììììì! - gli sussurrò Sofia.

Carlo saltò giù dall'altare e abbracciò i suoi fratellini e il padre perplesso e gli disse - Padre, adesso ti farò conoscere la vera principessa Sofia e sua madre Melissa. La madre salì sull'altare e sussurrò a Sofia - Cosa è successo? Ti ho imprigionata nella torre della foresta nera, ho fatto bere a Carlo la pozione. Ci servono i loro soldi!
Thomas corse sull'altare e staccò il registratore dal vestito di Melissa, alzò il volume al massimo e fece sentire a tutti la verità.
- Guardate questa, è la boccetta dove si trovava la pozione dell'innamoramento - gridò Filippo facendo vedere la boccetta colorata.
-Ecco perché ho detto no, padre, ma anche perché non voglio lasciare la mia famiglia - disse piangendo Carlo.
- Sono fiero di voi figli miei! Guardie, imprigionatele - disse il padre indicando Sofia e Melissa.
- Noooo! - urlavano le due.
Così vissero per sempre tutti felici e contenti!
...
- Ma noi due no! - urlano ancora Melissa e Sofia...

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