Il Gomitolo


Fiabe e racconti

Chiara e la natura

Racconto scritto da Delia

Il mondo c'è da sempre, no? C'è sempre stato. Ogni dodici ore circa il sole sorge, poi tramonta, poi sorge di nuovo...

E in questa monotonia infinita, un giorno accadde qualcosa di strano, diverso, unico.

Un giorno, proprio ai piedi di una magnifica sorgente di acqua cristallina, in India nacque una bambina.
Non si sa come né perché, ma nel preciso istante in cui, molto più a ovest, scoccavano le otto nel Big Ben di Londra, si materializzò nell'acqua questa creatura. Portava un vestito lungo e bianco e aveva i capelli neri; i pesci però non erano spaventati da lei perché erano convinti fosse come loro.

La bambina crebbe senza istruzione né educazione. Crebbe in mezzo alla natura ed essa le insegnò come vivere. Crebbe bene: era sempre pulita ed ordinata e tanto felice in mezzo al bosco. I capelli neri pian piano diventarono biondi e lei diventò altissima e magrissima. Visse così fino al giorno in cui furono passate 18 orbite della terra attorno al sole o, come diremmo noi, 18 anni. Quel giorno per lei cambiò tutto.

Quando scoccarono le otto, invece di svegliarsi come al solito sorridendo, si sentì chiamare con un linguaggio a lei sconosciuto. Il suo nome era Chiara, ma lei parlava nella lingua dei ruscelli. Che senso aveva chiamarla con altri nomi e tanta agitazione?

Insomma, per lei era tutto davvero stranissimo. La portarono in un brutto posto senza alberi e con pietre alte, grigie, bruttissime; l'aria non profumava di pesco ma di smog.
Le sembrava che tutte queste persone agitate parlassero proprio di lei, sì: la descrivevano male, ogni tanto puntavano il dito contro di lei e apparivano tutti sorpresi che una ragazza potesse essere vissuta immersa nella natura.

A sua volta Chiara era sorpresa di trovarsi in quella prigione grigia e cupa e già le mancava la sua radura felice.

In breve Chiara venne lavata con un detergente nuovo, vestita con abiti strani, aderenti, scomodi e troppo scuri. Il suo abito bianco e profumato fu gettato via con noncuranza.

Non dormiva più nel laghetto ma in un letto scomodo e con le coperte di feltro; era triste, non sentiva mai l'aria aperta. Fu portata in un posto strano, le venne data una scopa e le fu detto di pulire.

Ogni tanto le davano quelli che chiamavano "soldi" che servivano a comprare le cose da mangiare. Ma invece di mangiare frutta buona e di stagione, c'era sempre qualcosa a base di carne o spiedini surgelati. Non le piaceva per niente quella vita!

Condusse tanti giorni di quella vita che le era stata imposta e ogni giorno di più desiderava poter tornare nella sua casa lontana, finché all'improvviso successe qualcosa di bellissimo e inaspettato.

Arrivarono tantissimi signori con strane divise e cominciarono ad estendere le zone verdi, curare gli alberi, piantare fiori. La sua città non era più così grigia, Londra era cambiata! C'erano tantissimi parchi e anche gli uccellini e altri animaletti!

In qualche mese l'operazione venne portata a termine: adesso i parchi e gli alberi erano più numerosi dei palazzi. Ogni giorno Chiara usciva ed andava a passeggiare al parco. Era quasi come il suo amato bosco, c'erano laghetti, ruscelli, alberi, meli, peschi e scoiattoli.


Ed ecco un'altra storia a lieto fine...
Ma voi potreste chiedervi: quando è mai successa una cosa del genere?

Il fatto, cari lettori, è che sui libri di storia, sui giornali, sui siti Internet, non si fa che parlare dell'inquinamento, del fatto che non ci sono abbastanza parchi, alberi, eccetera.

Ovviamente non bisogna sottovalutare il problema, altrimenti la cosa non sarà mai risolta. Tuttavia non bisogna mai perdere la speranza e dovete ricordare che ognuno di voi nel suo piccolo può agire chiedendo più verde al Comune e partecipando alle iniziative ecologiche per i ragazzi organizzate nelle vostre città!

Questa storia è ambientata nel futuro che tanti desiderano e vuole insegnare a credere proprio in un futuro migliore, che possiamo costruire tutti insieme, anche per Chiara!

Creative Commons License
Quest'opera è pubblicata con una Licenza Creative Commons e può essere copiata e ridistribuita per fini non commerciali e a patto di citare l'autore e la fonte.

Questo racconto è stato proposto al sito per la pubblicazione e accettato dopo un rapido controllo e ritenendo l'autore in buona fede. Qualora riteniate che i contenuti siano copiati da pubblicazioni di cui detenete i diritti, vi preghiamo di avvisarci.



Ti è piaciuto?

Fallo sapere nel forum!

Stampa e condividi!

Stampa questo racconto e fallo leggere ai tuoi amici, famigliari o allievi!