Il Gomitolo


Fiabe e racconti

A magic school

I quadri bianchi

capitolo 7 - 9/1/2014

Racconto scritto e illustrato da Chiara

Nota: Oggi il racconto vede protagonista in prima persona Sofy!

- "Su con quelle gambe Sofia... SU!".
Quelle erano le parole dell'insegnante di ginnastica.
Uff...sempre con me ce l'aveva.
Io le alzo quelle gambe, le alzo alla troposfera, ma per lei devo farle arrivare a Giove.

Da quando vivo nei dormitori con Dely, Lau, Francy e Cagny, le nostre avventure magiche si sono ridotte allo 0,0000%. Vivere una vita, ehm, "normale", è veramente una noia (anche se non esiste uno stereotipo della vita perfettamente normale, nessuna vita lo è!)
Però, senza magia, le nostre vite sembrano un po' vuote, senza quel tocco che le distingueva da tutte le altre.

- "Sofia, alla pedana, prendi il nastro e fai la sequenza che ti ho insegnato!", dice di nuovo l'insegnante.
Ma che vuole da me, me lo ha insegnato solo ieri...

Ho iniziato a fare danza con il nastro (tra altro, sport cittadino a GommySands) quando mi sono iscritta a questa scuola, e mi è subito piaciuto tantissimo anche se l'insegnante è molto severa, so però che ci vuole bene e vuole che noi diamo il meglio!

Usare il nastro mi fa sentire una farfalla, è come se giocassi con il vento, e spesso lo uso al parco quando tira vento e mi sembra di volare!
Ma io e le mosse... sì, è una storia un po' complicata!
Certe volte mi si aggroviglia tutto intorno al busto e sembro un salamino incartato nella seta!

- "Sofy, mettiti in posizione, la musica partirà tra 3, 2...", dice l'insegnante.
E ora che mi sono messa in posizione la musica comincia a entrarmi nelle orecchie e sembra una dolce ninna nanna che mi culla muovendo il nastro.

Poi succede qualcosa che mi fa perdere la concentrazione: vedo una scia, una scia bianca, luminosissima.
Sembra che la veda solo io, gli altri non hanno nemmeno voltato il capo per ammirarla.
Io ne sono attratta, la seguo, lascio perdere l'esercizio, comincio a volteggiare intorno alla scia che mi incanta, mi fa ballare e ballare e ballare.
Non riesco a smettere, non riesco!
AIUTO!!!!

Poi, la scia svanisce.
Sono confusa, non so dove sono, chi c'è intorno a me.
La scia mi ha confusa.

- "SOFIA! Cosa cavolo stavi facendo?", mi urla l'insegnante;
- "I-in realtà non lo so nemmeno io...", rispondo.
- "Uff Sofia, non dirmi che hai avuto di nuovo le allucinazioni! Per questa volta ci passo sopra ma se rifai una cosa del genere ti caccio fuori dalla palest..."
L'insegnante sente suonare la campanella e mi lascia andare.

Cammina cammina sento di nuovo stranezze, però questa volta nella mia testolina.
- "Chissà se Greg mi avrà risposto, uff. Se veramente non mi avrà risposto, sarà finita sicuramente."

Ma chi è questo Greg? Cos'è sta storia?
Oh cavolo, oggi proprio non mi riconosco più, credo che forse qualcosa di magico stia per accadere...
Chissà...

- "Sono tornata!", dico io "Ciao a tutte!""
- "Sofy, finalmente! Dove ti eri cacciata?", mi chiede Delia preoccupata;
- "Ecco... era di questo che vi volevo parlare. Oggi mi sono accadute delle cose strane, di cui non so il motivo preciso...""

E proprio nel momento di silenzio totale...
- "WATAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!"

Tutte rimaniamo di stucco: Catty che entra in questo modo è una cosa nuova.
In questi momenti i gioccioloni stile manga sarebbero perfetti: siamo molto perplesse!

- "Catty, da quando tutta questa energia?", chiede Francy;
- "Bho, non so, oggi mi sento piena di energia!!!", risponde Catty, "Piuttosto, cercate anche voi di essere più allegre, forza!";
- "Beh, Catty ha ragione, e poi, domani abbiamo la giornata esplorativa di tutta la scuola, senza lezioni!", risponde Cagny euforica;
- "Io non vedo l'ora, non faremo geografia!", risponde Lau;
- "Io invece non la prenderò solo come un momento di svago: dobbiamo scoprire i segreti di questa scuola non ricordate?", ricorda Francy alle altre;
- "GIUSTO!", gridano tutte.

E arriva finalmente il giorno atteso...

Dire che sono emozionata è poco, ma ho paura che la preoccupazione prenderà il sopravvento, perché andremo in aree ormai inutilizzate della scuola, che però nascondono ancora segreti non ancora scoperti.
Per esempio, la storia del "Gruppo di fata", una collezione di sei quadri.
Su ognuno è raffigurato una ragazza, chiamata "fata" per le doti magiche descritte nel quadro e gli oggetti che ognuna tiene nelle proprie mani.

Comunque, non vi voglio dare dettagli, per ora...

Dopo aver fatto tutto ciò che dovevamo fare, andiamo alla ricerca di questi sei quadri: sappiamo già che dobbiamo dirigerci nei sotterranei della scuola, il luogo più antico, pauroso, affascinante di tutto il plesso.
- "Ragazze, zitte!", ci rimprovera Delia per tutto il chiasso che facciamo, e in effetti ha ragione, anche se il luogo in cui stavamo andando di li a poco ci avrebbe messe a tacere tutte, per quanto era pauroso ma allo stesso tempo affascinante.
L'odore di margherite che avvolge le scale che portano ai sotterranei è del tutto inaspettato: mi aspettavo più odore di vecchio che di fiori!
Per di più le scale sembrano nuove: non scricchiolano, non hanno legno ammuffito, non hanno il segno della visita di termiti o topi...
Tutto è curato in modo maniacale, forse anche troppo.
Forse davvero qualcuno vive nei sotterranei?!

Arriviamo. Che dire, per essere un sotterraneo tutto è davvero molto curato, con mobili di stile classico di legno massello, tappeti leggermente scoloriti, pareti perfettamente tinte.

Poi Cagny ci fa notare un grande telo steso su una parete. E' un telo pregiato con ricami d'oro in seta finissima.

- "Solleviamolo", dice Catty incuriosita.
Guardo un attimo tutte negli occhi: "cavolo..."
Vedo una luce luminosa, luminosissima come la scia che avevo visto ieri in palestra. Mi guardo pure io, in uno specchio rotto, e anche attorno a me c'è una scia! Cosa succede? Saranno i quadri nascosti?
- "BASTA! TOGLIAMO IL TELO O NON SI FA NULLA!", grido decisa.

Lo facciamo...
I quadri sono vuoti...
Senza il soggetto...
Sono completamente bianchi...

Poi una voce...
- "Prescelte... le fate... prescelte..."
Ho i brividi, è come se la mia anima stesse cercando di uscire dal mio corpo, ho perso la sensibilità delle mani, la testa mi gira.

Gli oggetti si stanno muovendo eppure la terra non trema affatto e i miei piedi sono ancora ben saldi sul pavimento.
Poi, un lampo di luce ci acceca, e vediamo uno spirito di color... ehm.. trasparente.
Si riesce a vederlo e se lo si tocca le mani si bagnano...

- "Chi sei?", domandiamo noi.
Lui non risponde: batte le palpebre e all'improvviso cadiamo a terra: non riesco a muovermi, gli occhi si chiudono. Siamo svenute, ma la mente è attiva e sento il cuore che fa TU TUM TU TUM...
Ho paura che quello spirito ci possa uccidere a sangue freddo.

Dopo qualche minuto di agonia riesco a muovermi, apro gli occhi e... cosa vedo?!
Un bellissimo abito sul mio corpo, corto, con un corpetto intrecciato, e... NON HO I PIEDI A TERRA!
Cosa avrà fatto quello spirito?

Pure le altre sono vestite di tutto punto. Sono stese a terra a formare un cerchio di cui sono parte anch'io.
Una dopo l'altra si svegliano, tutte hanno i piedi sollevati da terra.
A guadarle mi sembra di avere delle visioni: tutte bellissime, radiose, raggianti e continuerei all'infinito a elogiarle.
Un rumore mi apre la mente: è un fruscio debole ma si sente bene sia con le orecchie sia con la mente.

Appare di nuovo lo spirito: chissà cosa vorraà fare ora...
- "Vi prego di ascoltarmi, non voglio farvi del male. Vi voglio raccontare una storia".
- "Molto tempo fa sei giovani fate combatterono contro Senshua, il giovane ragazzo demoniaco che voleva impregnare il mondo del suo odio. Un triste giorno durante un combattimento le fate perirono. Da allora si dice che dopo sei generazioni la settima sarà la Generazione Reincarnata. Le ragazze che nasceranno nella settima generazione, cioè, saranno la reincarnazione delle sei fate, a cui però non sarà riservato lo stesso destino", dice solenne lo spirito, che aggiunge "Mi chiamo Kohan e sono la vostra guida".

Rimaniamo sbalordite dalle parole di Kohan, non sembra vero, nessuno ci aveva mai parlato di tutto questo.
Poniamo domande:
- "Chi è Senshua?", chiede Cagny,
Kohan non tarda a rispondere: "Senshua era, in verità, un ragazzo corrotto da un'infanzia difficile: i suoi genitori lo abbandonarono perché non lo volevano e così cominciò ad odiare gli esseri umani. Cominciò ad assumere una forma sempre più mostruosa: all'apparenza era umano, ma aveva un animo demoniaco".

Delia sembra illuminarsi, e di scatto dice: "Non credo che si dovesse uccidere Senshua, bastava covincerlo che non tutti gli umani sono come i suoi genitori, mi sbaglio?"
Questo pensiero è accolto da tutte noi positivamente.
Kohan risponde: "Delia hai fatto una giusta osservazione, infatti Senshua verrà purificato quando lui stesso metterà la sua mano destra sul cuore e dirà tutto ciò che pensa sugli esseri umani e quando capirà che non tutti sono come i suoi genitori. Alla fine il suo odio è tutto rancore che prova a causa del suo essere stato abbandonato da piccolo".

Capiamo tutto, alla fine Senshua è una creatura bisognosa di aiuto, anche se non sarà facile darglielo.

Kohan dice ancora delle cose:
"Vi starete chiedendo il perché dei vostri vestiti: ognuno rappresenta la fata che siete. Delia è la fata della ragione e del sentimento, Cattleya quella della luce, Laura quella della natura, Cagny dei Quattro Elementi, Sofia quella del pensiero, Francy quella della Giustizia..."

E dopo quelle parole, Kohan sparisce come era apparso...
Ormai sappiamo il nostro destino e siamo pronte ad affrontarlo...

Nota dell'autrice: Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooo :3
Come va? Passate bene le vacanze di Natale?
Scusate se vi ho fatto aspettare a lungo questo capitolo, le medie sono dure!
Spero vi piaccia e buon anno nuovo!

Chiara

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