Il Gomitolo


Fiabe e racconti

Un anello della catena

Racconto scritto da don Nereo

Anello dopo anello, nascita dopo nascita, si era arrivati a quella mamma che proprio non ce la faceva più a nutrire suo figlio; al papà che si spezzava la schiena in miniera per poter portare in tavola il pane sufficiente per la famigliola; alla mamma che, a rischio della propria vita, voleva far nascere la piccina che portava in grembo...

Così la catena non si interruppe. E si aggiunsero anelli su anelli: nonni, genitori e figli, finché nacque il piccolo Karol che fra tante difficoltà divenne adulto. Un giorno, da un grande balcone, qualcuno proclamò: «... Karol Wojtyla». Il mondo applaudì e lo chiamò Giovanni Paolo II.

Così crebbe anche Anjeza Gonxha Bojaxhiu. Da Skopje andò fino in India; visse da povera tra le miserie dei più miseri che la amarono come nessun altro, come la madre. Il mondo imparò a chiamarla Madre Teresa di Calcutta.

Chi ricorda il nome dei loro bisnonni? Il nome del bisnonno e bisnonna di Michelangelo, di Fermi, di Papa Giovanni?... Eppure noi abbiamo costoro perché prima abbiamo avuto i loro ignoti bisnonni.

Così, nella lunga catena fatta di anelli forti e deboli, perfetti e contorti, ma comunque sempre continui, sono nato io, sei nato tu...

Non penso proprio che il mondo ci regalerà un nome diverso, almeno a me!

Però so che ora è il nostro turno di non mollare, di continuare una robusta catena di vita, speranza, solidarietà, affetti...

Ah amico, dimenticavo una cosa molto importante: la vita fisica è essenziale per il cammino dell'umanità, ma è almeno altrettanto importante che gli anelli siano rivestiti di amore. Da un anello fatto di amore si possono diramare cento catene di bene. Da un anello velenoso e chiuso nascono solo dolore e morte.

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