Il Gomitolo


Fiabe e racconti

La rondine della lode

Racconto scritto da don Nereo

Lassù nell'alto Trentino, in val di Sole, presso il paese di Terzolas, c'è un tranquillo convento dove parecchi anni fa viveva un santo fraticello il quale si alzava alla prima luce dell'alba. Spalancava finestra e balconi e restava a lungo a lodare Dio per il nuovo giorno che nasceva, per la luce del sole, per le nubi del cielo, per tutti gli uomini esistenti, per le montagne e le valli..., per il suo amore paterno. Sopra la sua finestra, con il nido ancorato sotto-tetto, una rondine aveva preso l'abitudine di accompagnare quella preghiera di lode con i più bei gorgheggi concessi a una rondine. Così ogni mattina dal primo albeggiare.

L'anziano fraticello qualche mattina non era puntuale al risveglio. Allora pregò la rondine amica di dargli la sveglia con il suo canto. E la brava rondine, che capiva il linguaggio dei santi, accettò l'invito. Puntualmente ogni mattino, i frati potevano sentire nel dormiveglia il canto della rondine e il cigolare dei balconi del loro santo fratello che apriva e iniziava la preghiera.

Passò l'estate; in autunno il sant'uomo congedò la rondine che migrò in paesi caldi. Ma col ritorno della primavera tornò anche la rondine e la gara di gorgheggi e di preghiere riprese puntualmente. Così trascorse ancora un'estate, poi altre ancora.

Ma un anno, quando la rondine, tornata, intonò il suo canto di festa, la finestra non si aprì. Il fraticello durante l'inverno era volato al Cielo per continuare lassù le sue lodi al buon Dio.

Però la rondine tanto insistette nel canto che una finestra, due, quattro... tutte si aprirono e tutti i frati, ricordando il loro santo fratello con la sua rondine della lode, iniziarono a cantare in coro l'Amore di Dio. Così continuò quell'armonia delle anime.

La rondine invecchiò e una sera volò a stento a quel suo davanzale. Al mattino i frati la trovarono lì morta e la seppellirono con un po' di terra presso la tomba del suo santo amico.

All'indomani, a sorpresa, un'altra rondine, forse figlia o nipote della prima, intonò puntualmente il canto della lode.

E così, anche oggi, se tu vai ospite in quel convento, al mattino prestissimo sarai svegliato dalla rondine della lode. Allora, ti prego: apri la finestra e loda Dio con il piccolo pennuto dal cuore grande.
Altrimenti penserà che tu sia un insensibile e un ingrato.

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