Il Gomitolo


Fiabe e racconti

Attesa e speranza

Racconto scritto da don Nereo

All'inizio dell'estate arrivò nel paesino di montagna un bel giovanotto in villeggiatura. Era sempre sorridente, gioviale e servizievole verso tutti.

Parecchie ragazze del paesello lo osservavano con una certa attenzione. E un mattino una di queste, bella e coraggiosa lo salutò mentre usciva per una escursione.

Parlarono a lungo e camminarono fianco a fianco. Dopo una settimana si frequentavano giornalmente. Dopo un mese erano veramente innamorati. Finì l'estate e il bel giovanotto salutò la sua bella dicendole «Tornerò presto» e scese in città. Ancor prima che iniziasse l'estate, il giovane tornò al paesetto sui monti; domandò della ragazza al primo che incontrò e si sentì rispondere:
«S'è sposata qualche settimana fa con un tale ch'era venuto a sciare qui a Natale».

Il giovanotto, triste e deluso, cacciò in tasca qualcosa che teneva in mano e si avviò all'albergo. Fu un'estate pesante e malinconica per lui; quasi voleva scendere alla pianura dopo solo un mese, ma si trattenne perché una ragazza timida ma molto carina e gentile, vedendolo così triste e solitario, lo aveva avvicinato con discrezione e aveva preso l'abitudine di accompagnarlo molto spesso. Era riuscita a ridargli il suo schietto e fragoroso sorriso. Alla fine dell'estate, il giovane le disse, prima di partire: «Tornerò presto». Lei fece «sì» con il capo.

Ma l'estate successiva nessuno vide il bel cittadino. Solo dopo un'altra estate l'aria resinosa del paesello salutò l'ospite. Il giovane posteggiò l'auto sulla piazzetta e, sceso, stava per chiedere della ragazza, ma non ce ne fu bisogno perché lei sbucò di corsa da una viuzza e frenò il passo soltanto quando si accorse di essere notata.

Andò leggera verso il giovane che la attese con un largo sorriso e le disse semplicemente: «Ciao. Vedo che mi aspettavi. Scusa il ritardo. L'estate scorsa sono stato proprio bloccato per questioni della nostra casa». Lei non fiatò: aveva il cuore e la voce che le tremavano troppo. Il giovane estrasse di tasca una scatoletta rossa e la mise nelle mani della ragazza che la aprì. Apparve uno splendido anello da fidanzamento. Il giovanotto lo prese e, sorridendo, lo infilò al dito della ragazza. Nessuno dei due parlò. Lì, in mezzo alla piazza, sotto un sole caldo e amico, si abbracciarono. Amici miei, dopo il nostro lungo o corto «anno» di attesa, il Signore riempie la nostra speranza con una grande festa di nozze.

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