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Messaggio singolo dalla discussione
"Addio Benedetta..."
Tanti anni fa, 1995, era una giornata di festa perche' andavo da amici a Milano. Ritardo sulla linea. Poi venimmo a sapere perche'. Una ragazza si era uccisa. Era stata tutta la mattina in stazione e infine...
Ecco, io andavo da amici, a esser felice, a divertirmi e ho pensato con malinconia "forse se quest'anima triste avesse incontrato persone amiche forse non l'avrebbe fatto".
La solitudine e' una brutta cosa e in questo mondo fatto di mode e' facile esserlo, ancor piu' durante l'adolescenza. O ti adegui alla moda (del vestire, delle canzoni, dei film o dei siti in cui andare) o vieni escluso. E se hai un animo piu' sensibile e fatichi ad "adattarti" vieni visto come diverso ed escluso.
Dovremmo pensare tutti a Benedetta e ai tanti come lei. Che lavoriamo o studiamo, dovremmo guardare all'amico, al compagno un po' piu' solo. Dovremmo evitare di creare cerchi in classe o al lavoro o in parrocchia e scegliere gli amici in base a quanto ci assomigliano.
Il modo migliore per ricordare Benedetta credo sia cercare quel compagno che a scuola ci sembrava stare un po' sulle sue, mandargli un saluto, fargli sapere che lo pensiamo e proporgli, se non e' andato in vacanza o se e' gia' tornato, di passare un pomeriggio assieme.
Fatelo, su!
A Benedetta che non conosco ma che ha un posticino nel mio cuore mando un abbraccio e una preghiera. Ora avrai pace, ma meritavi di piu' in questa tappa del viaggio.
Ecco, io andavo da amici, a esser felice, a divertirmi e ho pensato con malinconia "forse se quest'anima triste avesse incontrato persone amiche forse non l'avrebbe fatto".
La solitudine e' una brutta cosa e in questo mondo fatto di mode e' facile esserlo, ancor piu' durante l'adolescenza. O ti adegui alla moda (del vestire, delle canzoni, dei film o dei siti in cui andare) o vieni escluso. E se hai un animo piu' sensibile e fatichi ad "adattarti" vieni visto come diverso ed escluso.
Dovremmo pensare tutti a Benedetta e ai tanti come lei. Che lavoriamo o studiamo, dovremmo guardare all'amico, al compagno un po' piu' solo. Dovremmo evitare di creare cerchi in classe o al lavoro o in parrocchia e scegliere gli amici in base a quanto ci assomigliano.
Il modo migliore per ricordare Benedetta credo sia cercare quel compagno che a scuola ci sembrava stare un po' sulle sue, mandargli un saluto, fargli sapere che lo pensiamo e proporgli, se non e' andato in vacanza o se e' gia' tornato, di passare un pomeriggio assieme.
Fatelo, su!
A Benedetta che non conosco ma che ha un posticino nel mio cuore mando un abbraccio e una preghiera. Ora avrai pace, ma meritavi di piu' in questa tappa del viaggio.
Un povero vecchio iCs 
30/07/2011 13:36 - rispondi
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