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*Marty98* a gennaio 2017 ha scritto 2 post!

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Questa matura che mi fa così paura...

scritto da *Marty98* il 31/01/2017 alle 00:10

Oggi sono uscite le materie che ci saranno alla maturità. La maturità del mio anno, la mia.
E tralasciando le scelte discutibili del Miur, su cui non voglio basare questo post perché sarebbe semplicemente una polemica inutile, forse oggi mi sono resa conto sul serio che la mia permanenza al liceo, a scuola, ha ormai i minuti contati.
Tra poco più di 4 mesi inizierà questo esame, che da sempre vedevo come una cosa talmente lontana che mi sembrava irraggiungile. E per quanto ancora adesso non realizzi il fatto che si, finalmente sto per diplomarmi anche io, mi sto accorgendo di quanto io sia cresciuta. Sono cresciuta e cambiata così tanto da quando ho iniziato la prima elementare. Le medie sono volate, il liceo, tra fatica e stress, in fin dei conti, anche.
E nonostante non veda l'ora di terminare tutto questo una volta per tutte ed iniziare un percorso nuovo, da una parte un po' mi dispiace lasciare tutto quanto.
Sono consapevole di quanto questi pochi mesi di scuola voleranno, e forse non sono pronta a diventare grande, grande per davvero.
La maturità, per quanto tutti la dipingano una passeggiata, sarà davvero la prima grande prova della mia vita. Una prova che farà da premessa a tante altre che avrò davanti a me all'università prima, e nella vita poi.
E per quanto io mi senta prova a "levarmi questo dente", è inutile dire che sono spaventata.
Inizio già a sentire la malinconia del liceo, perché nonostante sappia benissimo che non appena domani mattina sarò in classe a farmi tanto altro nervoso e a pregare che quel supplizio finisca nel modo più veloce possibile, so anche che un giorno, forse nemmeno troppo lontano, tutto questo mi mancherà e non sarà più un motivo di rabbia e frustrazione, ma solo un bellissimo ricordo.
Probabilmente la maggior parte delle amicizie che ho costruito in questi anni si indeboliranno, perché tra 4 mesi non avremo più un edificio malandato che ci costringe a passare 6 ore ogni giorno insieme, ognuno prenderà la sua strada e mi fa male pensare questo.
Stringerò nuove amicizie, questo lo so, ma con quelle persone non avrò gli stessi ricordi, non avrò affrontato gli stessi drammi scolastici e subito le mille ingiustizie che ho condiviso coi miei compagni del liceo, che per quanto nella maggior parte dei casi non mi vadano particolarmente a genio, ho imparato a rispettare ed apprezzare qualche dote in ognuno di loro (o quasi...).
Non so davvero da dove provenga tutta questa malinconia, forse è proprio colpa delle materie, che mi hanno fatto rendere conto sul serio di quanto la fine della scuola sia vicina.
Cercherò di sfruttare questi ultimi mesi al meglio possibile, perché nonostante il tutto sarà contornato da domani mattina da uno stress immenso e un'ansia che non andrà mai via, ormai ho capito che certi momenti della vita non torneranno più ed è giusto viverli al massimo, malgrado le difficoltà.
[i]"O time! thou must untangle this, not I; It is too hard a knot for me to untie!" - W. Shakespeare, Twelfth Night [/i]

2016

scritto da *Marty98* il 04/01/2017 alle 23:49

E come ogni anno, anche se un po’ in ritardo questa volta, mi ritrovo a scrivere il post di conclusione di quest'anno.
Non saprei descrivere questo 2016, è stato un ammasso di tantissime cose assieme, e adesso mi rendo conto di quanto sia difficile snodarle per parlare di ognuna di loro singolarmente. Quest'anno è iniziato in modo estremamente difficile: ho saputo per la prima volta cosa volesse dire stare male per l'assenza di qualcuno, ho capito quanto possano essere fondamentali le persone nella propria vita. Ho passato quasi un mese senza Pietro e non vorrei rivivere per nulla al mondo quei giorni. Ogni momento sembrava interminabilmente eterno, e il dolore costante che avevo nel petto non migliorava mai. Credo di non aver mai dormito così poco e pianto così tanto. Mi sentivo vuota, e persa e sola. Il tutto contornato dal fatto che tornavo nella scuola italiana, senza la mia “famiglia” di amici che mi ero costruita in Inghilterra, e senza l'entusiasmo di vivere qualcosa di nuovo.
Quando Pietro è tornato, le cose sono migliorate, ma nonostante questo mi ritrovavo a dover affrontare ed accettare il fatto che in Inghilterra era tutto diverso, e che qui avevamo tante altre cose a cui pensare oltre che a noi stessi. E quindi ancora una volta ho sofferto la lontananza, questa volta in senso più figurato che fisico, siccome riuscivamo a vederci giusto un paio di volte a settimana ed il tempo non sembrava mai abbastanza.
Tutto questo con l'abitudine è migliorato, e sono felice da una parte che sia andata così, perché avevamo un rapporto fin troppo “morboso”, e vedersi meno ci ha fatto ricordare che prima di essere una coppia eravamo due persone singole, con i propri spazi e i propri impegni. Ovviamente ciò ci ha reso più forti.
Dal punto di vista scolastico ho ricevuto solo soddisfazioni: mai prima per me studiare era stato così facile, forse anche grazie al fatto di aver eliminato totalmente la carne dalla mia vita ed aver iniziato a mangiare più verdura. I miei voti erano tutto ciò che potessi desiderare e per una volta ero pienamente soddisfatta di me stessa sotto quel punto di vista.
Ho avuto anche dei momenti brutti con Pietro, liti gigantesche che mi hanno fatto seriamente considerare l'idea di lasciarlo: ora col senno di poi, e vedendo come sono le cose tra di noi al momento, ringrazio Dio di non averlo fatto e di aver stretto i denti anche quando le cose non andavano.
L'estate è stata uno spasso: stavo col mio ragazzo, uscivo, mare, sole e tante feste, alcune più belle, altre più brutte.Ho avuto anche momenti no ovviamente, per esempio quando Pietro è partito per 18 lunghi giorni e mi ritrovato in una situazione simile a quella di inizio, i miei problemi di salute e il ricovero di mio nonno, ma direi che in generale è stata la migliore estate da un bel po’ di tempo.
Ho viaggiato tanto: sono stata ad Amsterdam con Pietro, un'esperienza unica che voglio ripetere con lui il prima possibile e a Berlino con papà. Entrambe città stupende.
E poi è iniziata la quinta. Quella che sarà il mio ultimo anno di liceo, che sto affrontando tra mille ansia e paure al meglio che posso.
Sono diventata maggiorenne, cosa che ho scoperto comportare più rotture di scatole che benefici, ho votato per prima volta, cosa che mi ha fatta sentire grande.
Ho fatto un anno con Pietro e questo mi rende molto orgogliosa di me stessa ma anche di noi insieme
.Ho passato un bel Natale, e ho concluso l'anno con un viaggio a Champoluc con Pietro, Diana e Dario, ed è stato fenomenale. Il capodanno migliore della mia vita senza dubbio.
Quindi che dire, non posso lamentarmi. Le difficoltà ci sono e ci saranno sempre perché la vita è così, ma credo che in fin dei conti, almeno per me, questo 2016 non sia stato così disastroso.
Come sempre, non so cosa mi porterà il 2017, e col tempo ho capito che fare piani per l'anno nuovo è inutile: succederà sempre quel che meno ti aspetti, ed è semplicemente giusto vivere giorno per giorno.
Ho pochissime certezze e mi va bene così.
Buon 2017 a me stessa, a te blog, e a tutti voi.
[i]"O time! thou must untangle this, not I; It is too hard a knot for me to untie!" - W. Shakespeare, Twelfth Night [/i]


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