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La festa della donna

Origini, storia e reale significato di una giornata che non è solo l'occasione di regalare una mimosa!

Articolo a cura di (Corin)

In questo articolo parliamo della festa della donna, o meglio della Giornata Internazionale della Donna, una festa di grande valore storico e sociale che però sembra quasi passare in secondo piano se confrontata a molte altre.

Se tutti sanno perché si festeggiano Natale, Pasqua e le altre feste religiose e nazionali, meno note sono le motivazioni per le quali è stata ufficialmente istituita una giornata in onore delle donne.

L'8 marzo non è nato solo per donare mimose o spendere soldi in regali con cui far contente mogli, madri, figlie, fidanzate, amiche o colleghe almeno una volta l'anno. L'8 marzo è il momento simbolico nel quale la voce delle donne si innalza per ricordare le lotte, le conquiste sociali e politiche. E' il giorno in cui risuona il loro grido contro le discriminazioni e le violenze tuttora ancora troppo presenti nella nostra società.

Oggi, almeno nei paesi occidentali, le donne possono scegliere che lavoro fare, hanno diritto di voto, possono decidere se sposarsi oppure no, se avere figli oppure no e sono (o almeno dovrebbero essere) considerate alla pari dell'uomo. Una volta non era così, nemmeno qui in occidente. Oggi tu che leggi e sei una bambina, una ragazza o una donna hai molti più diritti di quanti ne avessero le tue antenate!

L'8 marzo si festeggia per ricordare la conquista di diritti dietro ai quali ci sono anni e anni di battaglie e di sforzi da parte delle generazioni che ci hanno preceduto. Ed è solo grazie al loro impegno che le donne di oggi possono godere, almeno in molte parti del mondo, di una generale uguaglianza con gli uomini.
Tutto questo per farvi capire quanto la storia passata influenza il presente, anche se oggi non ce ne rendiamo conto oppure tendiamo a dimenticarcene.

Origini della festa della donna

La storia di questa festa risale addirittura agli anni '10 del secolo scorso. cioè ai primi del 1900.

Una leggenda metropolitana (cioè una storia che molti raccontano e credono vera ma che non lo è) narra che la festa fu istituita nel 1908 in memoria delle operaie morte nel rogo della fabbrica Cotton di New York. Tuttavia le cose non stanno proprio così.

La giornata della donna nacque negli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909 per iniziativa del Partito Socialista americano che in quella data organizzò una grande manifestazione in favore del diritto delle donne al voto, uno dei temi più dibattuti di allora. Tale manifestazione fu solo una delle molte che si susseguirono in quegli anni. Alla rivendicazione del diritto di voto (cioè di scegliere da chi essere rappresentate in politica) si aggiunsero infatti scioperi rivoluzionari per il miglioramento delle condizioni di lavoro e per l'aumento del salario.

La situazione degenerò il 25 marzo del 1911 quando un incendio nella fabbrica Triangle di New York causò la morte di 141 lavoratori (da qui probabilmente deriva la leggenda metropolitana citata prima).

Da allora le manifestazioni di protesta e gli scioperi si moltiplicarono al punto che, sull'esempio dell'ottavo Congresso dell'Internazionale Socialista, molti paesi europei, tra cui Svizzera, Germania ed Austria, istituirono una giornata in onore delle donne e delle loro lotte. Le proteste furono però interrotte dallo scoppio della prima guerra mondiale, nel 1914.

Alcuni anni dopo, in Russia, si tenne una nuova manifestazione di protesta femminile. Era l'8 marzo del 1917. L'impero zarista, all'epoca al potere in Russia, vi si oppose fiaccamente e proprio quella reazione così debole incoraggiò le donne a proseguire con maggior vigore il loro percorso verso la libertà. Ebbe così il via quella che è nota come la "Rivoluzione russa di febbraio".

Tra le varie manifestazioni che si sono tenute negli anni in tutto il mondo, molti ricordano quella dell'8 marzo 1972 a Roma in piazza Campo de' Fiori, a causa della violenza nella quale degenerò.
Un reparto di polizia era presente attorno alla piazza dove poche decine di donne manifestano con cartelli molto critici circa la mancanza di diritti civili e una società ritenuta troppo bigotta.
Le scritte dei loro cartelli, su temi di cui oggi si parla tranquillamente anche nei TG all'ora di pranzo, all'epoca furono considerate scandalose e inaccettabili, dando così il via all'intervento della polizia che disperse le manifestanti a colpi di manganello.

Sapendo tutto questo non si può che rivalutare l'importanza della festa della donna e non si può che ricordare con ammirazione a quegli spiriti grandi che si impegnarono attivamente per cambiare la condizione della donna in meglio.
Non ci si deve dunque dimenticare di ciò che è stato e non si deve trascurare il vero significato di ricorrenze che spesso diventano quasi tradizionali e vengono svuotate del loro vero significato.

E purtroppo nella nostra società dei consumi e delle apparenze è proprio ciò che succede. Qualsiasi occasione è buona per far festa e spendere soldi, spesso dimenticando cosa si sta festeggiando. Se sei una donna, l'8 marzo festeggi i diritti che oggi hai e un tempo non avevi e soprattutto le tante donne che si sono battute perché tu li potessi avere.

I diritti delle donne vengono negati anche oggi

Abbiamo detto che nei paesi occidentali le donne hanno visto riconosciuti molti diritti.
Purtroppo in alcune altre parti del mondo i diritti delle donne sono ancora limitati. Per tradizioni arcaiche e interpretazioni volutamente sbagliate delle religioni, ci sono paesi dove le donne non possono uscire da sole, non possono guidare, non possono votare o decidere chi sposare. Fino alla follia dei paesi dove le bambine sono date in spose e le donne obbligate a coprirsi interamente con abiti come il burqa che le rendono anonime e irriconoscibili. Nella giornata della donna sarebbe giusto ricordarsi anche di loro e sperare in un mondo migliore!

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