L'angolo della scuola

Farmacia o scienze biologiche?

#8702 Il 23/09/2016 Feddis di 19 anni ha scritto:
Ciao! Vorrei chiedervi un consiglio riguardo all'università. Ho finito il liceo scientifico quest'anno e ho fatto i test per entrare a farmacia, scienze biologiche e medicina. I primi due li ho passati e dato che molto probabilmente non entrerò a medicina devo scegliere tra farmacia e scienze biologiche. Mi piacciono molto entrambi, ma per farmacia ho un po' paura per chimica..tutti mi dicono che è difficile e che se voglio fare farmacia mi deve piacere. A me la chimica non dispiace ma non è neanche la mia materia preferita e a scuola a volte ero in difficoltà nel capirla, però farmacia mi piace perché diventando farmacista mi avvicino di più alla figura del medico e inoltre mi dicono che rispetto a biologia ci sono più sbocchi e anche il guadagno è migliore. D'altra parte però a scienze biologiche c'è meno chimica e anche gli esami di chimica sono più facili. Solo che facendo biologia lavorerò praticamente in laboratorio e non è proprio quello che desideravo fare....quindi non so proprio cosa fare.
Grazie

La mia risposta:

Ciao Feddis,
io frequento il IV anno di farmacia all'università di Modena.

E' vero a farmacia la chimica c'è ed è una materia base. Tuttavia non ce n'è così tanta come credi. Alla fine il primo anno hai l'esame di chimica organica che poi è quella che ti servirà anche gli anni dopo quando farai le chimiche farmaceutiche (cioè la struttura chimica dei farmaci); hai un esame di chimica analitica che non è niente di difficile e sono per lo più esercizi pratici che ti serviranno poi per quando andrai nel laboratorio a capire meglio. Altri esami di chimica "pura" non ce ne sono. Le due chimiche farmaceutiche che si fanno negli anni successivi (di solito terzo e quarto), richiedono le basi della chimica ma è una chimica che si applica all'ambito biologico. Ovvero tu studi la struttura chimica, ma dopo quello che devi capire è perché è costruita così la molecola in base al "target biologico"; per esempio gli antivirali che devono andare a inserirsi nel dna virale per bloccare la sua riproduzione, hanno una certa caratteristica proprio perché devono imitare gli acidi nucleici che compongono il dna virale. Insomma... è una chimica biologica e non chimica e basta. E credimi, è bellissima, non ci sono parole per descrivere la bellezza di queste materie. Io me ne sono innamorata.

Anche io come te volevo fare medicina infatti provai il test a medicina e farmacia. Onestamente sono contenta di non aver passato il test di medicina e di essere entrata a farmacia. Non pensavo fosse una facoltà così bella, interessante ma sono onesta è anche più difficile di quanto pensassi io stessa. Farmacia è una delle poche facoltà rimaste in vita che come medicina hanno esami multi disciplinari. Non hai solo gli esami di chimica e biologia; studi anatomia, studi biochimica, studi farmacologia, studi la chimica pratica (con laboratori di riconoscimenti delle sostanze, bellissimo!!!), studi fisiologia, la chimica degli alimenti (che a farmacia è meno chimica e più nozioni sui prodotti dietetici che si occupa di applicare le nozioni di chimica base alla nutrizione)... Insomma, studi molti ambiti scientifici e ti dico che non c'è un esame (a parte fisica al primo anno) che io abbia odiato. Senza contare che studi anche la biologia vegetale, i farmaci di origine naturale e le piante medicinali.

Io ti consiglio vivamente di scegliere farmacia sebbene sia di parte. E' una facoltà davvero prestigiosa, molto difficile è vero perché è comunque una magistrale come medicina e per questo motivo secondo me vale molto a livello di titolo. Senza contare che il lavoro di farmacista è qualcosa che si avvicina molto alla figura del medico, se non una figura che per il cittadino è piu valida del dottore di base... I pazienti verranno prima da te a chiedere consiglio, è di te che si fideranno di più, sarai il loro punto di riferimento. Il cittadino preferisce andare in farmacia perché incute meno timore e più rispetto e fiducia. Saprai più cose (credimi non sto scherzando) dei medici di base. Il lavoro del farmacista è uno dei piu difficili perché deve sapere tantissime cose e metterle sempre in pratica.

A supporto della mia tesi ti faccio presente che all'estero, soprattutto in germania e inghilterra, è nata la figura del farmacista "prescriber" cioè il farmacista che fa lui stesso le ricette e quindi prescrive i farmaci... Questa la dice lunga sulle competenze e l'importanza del suo lavoro. Inoltre all'estero è nata già da molti anni la figura del farmacista di reparto, cioè un farmacista che lavora negli ospedali a fianco all'equipe medico. Questo perché le sue conoscenze sono fondamentali nell'assistenza del malato. E' lui che sa la dose giusta del farmaco da somministrare, che sa quale farmaco sia meglio per il paziente e soprattutto che sa capire se i sintomi del paziente sono di natura organica o se sono scatenati da una reazione avversa. Questo fa la differenza nel risparmiare esami al paziente anche invasivi. Me lo raccontava il mio migliore amico che fa medicina. Hanno avuto durante il tirocinio un caso di paziente che lamentava dei disturbi; hanno cominciato a pensare a tumori e altre cose molto gravi; hanno fatto fare esami su esami, costosi e sofferenti per il paziente. Alla fine il farmacista di reparto li ha ammoniti dicendo "ma cosa combinate? non leggete prima la sua cartella clinica? se l'aveste fatto, avreste visto i farmaci che prende. I suoi sintomi sono dovuti proprio a uno di questi". Lui rimase stupefatto dalle conoscenze che il farmacista aveva, che erano migliori delle loro che frequentavano medicina...

Non devi però andare a farmacia con lo spirito di dire "mi iscrivo a farmacia come ripiego..." perché questo è deleterio. Come ti ho detto è una facoltà di tutto rispetto e richiede molto impegno, lo stesso che avresti messo a medicina. Come sbocchi professionali prima di tutto puoi lavorare nelle farmacie ed è quello che io farò perché il mio obiettivo fin dalle scuole medie, era quello di fare un lavoro che potesse aiutare le persone nell'ambito più delicato: la salute e il benessere.
Dopo farmacia inoltre ci sono molte specialistiche interessanti; oltre alla farmacia ospedaliera, c'è anche farmacologia, cosmetica, preparatore galenico, altre specialistiche che ti possono avvicinare al mondo dell'industria farmaceutica e chimica.
Inoltre hai le porte aperte anche all'insegnamento.

Per quanto riguarda scienze biologiche, questa è una laurea che dopo ti richiede una specializzazione perché altrimenti non vale molto in ambito lavorativo. Ti posso dire che la mia professoressa era laureata in scienze biologiche con il massimo dei voti; dopo ha proseguito con una specialistica in farmacologia, ha lavorato nella ricerca e ora insegna nel mio corso di laurea. Altri ragazzi che conosco molti sono andati a lavorare nei laboratori privati e pubblici di analisi. Altri invece hanno intrapreso la carriera di ricercatore.  Ci sono comunque molte specializzazioni dopo questo corso di laurea; per esempio biologia immunologica (che è il futuro della biologia medica in quanto i virus e batteri sono in progressivo mutamento e generatori di resistenze che potrebbero causare nuove epidemie e pandemia), le neuroscienze, biologia marina, biologia biomedica.

Mi sento di dirti anche un'altra cosa. Non avere paura di scegliere un corso di laurea perché temi di non capire chimica. All'università la ricomincerai da zero, avrai tutti i mezzi per poter comprenderla: lezioni al mattino, professori che possono aiutarti, il tutoraggio al pomeriggio (cioè dei ragazzi che svolgono ripetizioni gratuite su argomenti da te richiesti). Ti posso dire che io ho fatto un liceo classico eppure non ho avute grosse difficoltà se non in fisica perché avevo meno basi di matematica. Per quanto riguarda chimica, ho avuto difficoltà solo in chimica analitica sempre a causa delle mie lacune matematiche. Tu, uscito da uno scientifico, sarai molto in vantaggio e credimi che hai gli strumenti giusti per poter affrontare la facoltà. Il tutto dipende dalla tua voglia e passione per le materie. Se farmacia ti piace e ti sembra interessante, sarà tutto molto più semplice. Basta studiare, impegnarsi e avere voglia di fare e vedrai che andrà tutto bene. Non farti influenzare da quello che dicono gli altri. Non sai quanto effettivamente si impegnano, quanto studiano... le dicerie sono filtrate da una certa soggettività e per questo io non ci darei molto peso.

E' vero, farmacia ti deve piacere per poterla fare; ma è così per qualsiasi corso di laurea da biologia, a medicina a ingegneria! D'altronde, anche il liceo scientifico ti doveva piacere per farlo bene, giusto?

Qualunque scelta tu farai non te ne pentirai; sono entrambi dei corsi scientifici-biologici e se ti piace l'ambito le troverai bellissime entrambe. Io ho preferito farmacia per il lavoro futuro che mi offriva e perché le materie offerte erano più attinenti ai miei interessi. Come disse il mio professore di fisiologia "io ho insegnato anche a medicina e vi posso garantire che voi fate un corso di studi ben più difficile. Il farmacista deve applicare la chimica alla biologia umana, deve conoscere l'anatomia e la fisiologia, ma anche la biochimica; deve conoscere la biologia dei microrganismi, la biologia dei vegetali; e poi deve studiare la chimica farmaceutica e applicare tutte le sue conoscenze per aiutare il prossimo. Vi sembra facile? Il medico non ha tutte queste conoscenze multidisciplinari".

In bocca al lupo per tutto.

Ciao!

Fogny

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