L'angolo della scuola

Frasi latino

#702 Il 12/11/2012 Salvy di 14 anni ha scritto:
Ciao Fogny,
oggi la prof di latino si è inventata di darci un casino di frasi da tradurre ^^' le ho fatte ma ci sono queste 4 che proprio non capisco (probabilmente perchè sono frasi con le cose nuove che devo ancora capire per bene <.<)...

1. llustrabat agros luna et canebant in silvis cicadae (questa so che è semplice, infatti per metà l'ho fatta ma sono da mio padre e quindi ho solo il mini-dizionario del libro di testo in cui alcune parole non ci sono <.<)

2. Dominus sumptuosam cenam villae servis iubebat (??? non ci capisco niente =|)

3. Quoniam pluviae nimiae erant, rivi agros inundabant

4. Quiscebant in fluvii Nili ripis multi magnique crocodili

Grazie mille...
Un bacio

La mia risposta:

Ciao Salvy,

cerchiamo di capire questo povero latino...

1) La luna illuminava i campi e le cicale cantavano nei boschi.

Analizziamola grammaticalmente. Il soggetto è luna, I declinazione, nominativo, femminile, singolare. Il verbo è illustro, imperfetto, terza persona singolare e significa in questo caso illuminare visto il contesto della frase. Agros è complemento oggetto da ager, II declinazione, maschile, plurale, caso accusativo. Abbiamo poi la coordinata da et in cui cicadae è il soggetto, I declinazione, plurale, nominativo; il verbo è cano, cantare, imperfetto, plurale, terza persona; in silvis è il complemento di stato in luogo che si forma con la preposizione in + ablativo. Silvis è in questo caso plurale, I declinazione da silva.

2) Il padrone ordinava ai servi della casa di campagna un pranzo sfarzoso.

Iubebat, da iubeo, imperfetto, seconda persona singolare è il verbo principale di cui il soggetto è dominus, II declinazione, signolare, maschile, nominativo; servis è dativo plurale, da servus, II declinazione ed è complemento di termine; villae possiamo considerarlo genitivo, singolare, complemento di specificazione. Cenam a cui si accompagna l'aggettivo concordato sumptuosus,a um, è accusativo, singolare ed è complemento oggetto.

La frase mi lascia alquanto perplessa perché in latino studierai che iubeo non si costruisce con il dativo come in italiano, ma con l'accusativo e l'infinito e in altri modi. Tuttavia penso che sia stata una scelta del tuo libro perché essendo all'inizio non voleva mettervi in difficoltà. Te lo dico solo per correttezza nei confronti della lingua.


3) Poiché le piogge erano eccessive (abbondanti), i fiumi inondavano i campi.

Quoniam è una delle congiunzioni che introducono le proposizioni causali (quod e quia le altre due); pluviae è il nominativo plurale, I declinazione a cui si accompagna l'aggettivo concordato in genere numero e caso numius,a,um; il verbo è erant, l'imperfetto del verbo sum, terza persona plurale e tu sai bene che in questo è copula visto che c'è un aggettivo. La principale è inundabant, da inundo, imperfetto, terza persona plurale di cui il soggetto è rivi, da rivus, II declinazione, maschile, plurale, nominativo e agros è il complemento oggetto sempre da ager retto dal verbo transitivo inundo.

4) Molti (numerosi) e grandi coccodrilli dormivano sulle sponde del fiume Nilo.

Quiescebant (immagino tu abbia sbagliato a scrivere), da quiesco, è sempre imperfetto, terza persona plurale è il verbo principale di cui il soggetto è crocodili, da crocodilus, II declinazione, nominativo, maschile, plurale a cui si accompagnano gli aggettivi multi et magni che sono sempre concordati in genere numero e caso. Multi, da multus che è un aggettivo della I classe e magni, da magnus sempre della I classe. Abbiamo poi il complemento di stato in luogo in ripis, sempre costruito con in + ablativo (in questo caso ripis da ripa, I declinazione, plurale); tra in e ripis abbiamo il genitivo che esprime il complemento di specificazione, fluvii Nili.

Spero d'averti aiutata, ciao!

Fogny

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