L'angolo della scuola

Domanda

#3320 Il 13/01/2015 michela di 13 anni ha scritto:
Domanda privata

La mia risposta:

Ciao cara Michela, certo che ti aiuto o almeno ci provo.
E' giusto che io ti dica che esiste anche un'altra rubrica, quella di zia Cris, sul Gomitolo che è indicata per problemi riguardanti i sentimenti, o come il tuo caso. Se vuoi puoi provare a scrivere a lei giusto per avere un secondo consulto. Comunque ti rispondo certamente.

Sto cercando qualcosa da dirti che non sia scontato o che non faccia sembrare che io consideri la tua situazione più facile di quella che è.
Tu hai ragione, è normale che tu ti faccia influenzare e per quanto mostri di non importartene o cerchi di autoconvincertene è normale che tu ci rimanga male.
Vorrei fare il punto su una cosa: tu mi hai detto che hai delle amiche che ti sostengono, sebbene alcuni ti prendano in giro. E dunque, hai già la certezza che esistano persone che ti accettano per come sei, non si prendono gioco di te, e che hanno la forza di sostenerti. E' indubbiamente più facile dare il proprio consenso piuttosto che lottare, e farlo spesso denota oltre a mancanza di forza anche mancanza di interesse. Hai assolutamente le persone migliori che potessi avere adesso accanto a te, che sono le tue amiche che ti sostengono (che siano poche è normale, anche io ne ho pochissime, e a questo punto è meglio essere in pochi ed essere sicuri di stare bene).
Chi fa del male a qualcun altro per un motivo del tutto esteriore (non si fa del male in generale ovviamente, ma questo motivo così futile rende il tutto ancora più assurdo) ha un problema serio, che è quello di una grande insicurezza che sfocia molto negativamente cosicché pur di apparire, pur di soffocare il terrore di venire oppressi da qualcun altro (che magari come te non ne ha intenzione), pur di avere consensi deboli, immotivati e ingiusti, ma sempre consensi, questa persona fa del male a te.
So che questo passaggio è difficile perché effettivamente anche razionalizzando il tutto come stiamo facendo ora rimane sempre la parte irrazionale di noi che è cospicua e rimane ferita, ma Michela, perché una persona più debole di te dovrebbe giudicarti?
Non bisogna giudicare nessuno in generale, ma perché dovremmo essere colpiti proprio da chi dovrebbe correggere i suoi difetti (seri e profondi) prima di pensare a quelli degli altri, soprattutto se come il tuo sono pienamente correggibili e non sono importanti?

Sei stata veramente bravissima per come hai risposto al ragazzo che ti ha scritto quelle cose pessime. E credimi, quello che stai facendo, anche se ti costa sacrificio è proprio la cosa migliore che dovresti fare: dare meno corda possibile. Come ti ho già detto, è normalissimo che poi tu comunque personalmente ci rimanga male perché sei un essere umano al quale vengono attribuite offese sbagliate e cattive.
Vuoi fare un altro piccolo sforzo? Vuoi parlarne con qualcuno?

Già il fatto che tu abbia scritto a noi è un grande passo e una cosa molto importante da parte tua, perché un grande problema di queste situazioni è che spesso la persona vittima del bullismo si chiude in se stessa e non riesce a parlare. Pensa che a volte ci si può autoconvincere di essere veramente come ci viene detto ingiustamente, e puoi immaginare le conseguenze psicologiche disastrose.

Capisco bene che tu non voglia che i tuoi genitori chiamino i suoi, anche se in fondo sarebbe giusto che lui venisse sgridato come merita. Ma è comprensibilissimo quello che provi.
Adesso pensa a tutte le persone adulte (non per una discriminazione, semplicemente perché hanno più esperienza e per questo potrebbero dare consigli migliori, per questo ti ho consigliato di scrivere anche a zia Cris) che conosci. Ci sarà fra queste almeno una? Fra tutti i tuoi professori, puoi trovare qualcuno di cui ti fidi, a cui raccontarlo? Madri di amici, padri di amici, parenti... Dovresti raccontare tutto quanto come l'hai detto a me, anche il fatto che tu hai paura di dirlo ai tuoi genitori e che ti vergogni. Hai bisogno di aiuto, è giusto che tu lo abbia e se ne parli con qualcuno di fidato, lo avrai. Ma devi confidarti del tutto, va bene?
Può darsi che alla fine la cosa verrà detta ai tuoi genitori, perché anche se è fastidioso e lo so, è giusto e più sicuro per te che lo sappiano. Tu prova ad affidarti a qualcuno di cui ti fidi.

Michela, la situazione è molto paradossale perché persone molto più deboli di te cercano di indebolire te, per sentirsi più forti. Puoi dedurre che sei tu la persona forte al momento, e da tale devi agire.
Tu come tutte le persone del mondo hai una dignità sacra, necessaria e importante; ora che ti vergogni ti senti così perché ti senti come se la tua dignità fosse stata presa e calpestata. Devi riprenderla e renderla tua, perché tu hai diritto di vivere e stare bene così come tutti gli altri e puoi esercitare il tuo diritto.

Sei tanto forte per avere reagito sempre positivamente a questo, non essere arrivata a livelli estremi, avere scritto e richiedere aiuto. Sei tanto forte da capire che tu sei una persona pari alle altre e in quanto tale esigi di essere rispettata. Fai un altro piccolo sforzo, dillo a qualcuno, affidati ed andrà meglio.

Un'ultima cosa: comunica le tue intenzioni. Se ci riesci, parla con i tuoi compagni, specialmente quelli un po' indecisi che danno il proprio consenso silenzioso a chi ti prende in giro. Di' loro che tutto questo non ti piace, non sei d'accordo e che non hai intenzione di essere indebolita da questa faccenda. Perché se ci hai scritto e se vuoi essere aiutata, è così. E vedrai che alle superiori andrà comunque meglio.
Se vuoi leggi anche questo articolo:
https://www.ilgomitolo.net/spazio_lettura/varie/aiuto_sono_vittima_dei_bulli/

Auguri!! Mi raccomando. Se vuoi riscrivici, raccontami gli sviluppi della situazione, sarà un piacere leggerti.
Ciao! :)

Delia

Hashtag automatici: #varie

Se hai fatto tu la domanda oppure hai suggerimenti per michela, rispondi a questo messaggio.
Se hai bisogno di altro, fai una nuova domanda e non collegarti a questa.