Questioni e dubbi religiosi

Domanda

#665 Il 01/01/2016 flori di 16 anni ha scritto:
Buongiorno caro don Abbondio, le scrivo per illustrarle un po' il mio problema, sono combattuta.
Un po' di tempo fa incontrai un ragazzo molto simpatico e fino a qui tutto a posto. Ci siamo affezionani l'uno all'altra ... poi io, dati certi fatti che mi fecero venire codesto dubbio, gli chiesi che religione professasse e, anche se non me lo confessò già da subito, venni a scoprire, come pensavo, che egli fosse testimone di geova. Per curiosità  mia lo istigai a spiegarmi un po' in cosa consostesse quello in cui credeva e io ne rimasi attratta; sono andata a parlare con un prete ed egli mi ha consigliato dei libri.. insomma sento che la mia fede da cristiana cattolica stia lentamente prendendo vita, anche se sono ugualmente attratta dai testimoni di geova, ma ci sto lavorando.
Il problema viene che questo ragazzo non può pensare ad una ragazza che non sia della sua religione, così come neanche io potrei. Stare insieme però ci dà una felicita immensa e mi resta davvero difficile pensare che tutta questa gioia nata fra noi abbia come base il peccato; noi non facciamo nulla di male credo, o per lo meno la mia coscienza mi dice questo; l'unica cosa che mi fa rimanere perplessa è questa cultura diversa che ci impedisce di poter avere un rapporto che vada un po' oltre l'amicizia. Perché è sbagliato stare con una persona che non sia della mia religione se in fondo anche lui nella sua rispetta la mia, rispetta la Bibbia che riassunta dice di amare Dio e di amare il nostro prossimo; entrambi combattiamo per questo, per lo meno ci proviamo. Cosa c'è di sbagliato allora?

La mia risposta:

Cara flori, è molto bello quello che mi dici, il rispetto reciproco nella vostra amicizia. In ciò non c'è nulla di sbagliato; per condividere la vita è un'altra cosa: la religione cattolica non vieta di vivere (sposarsi) con uno di altra religione se c'è un profondo rispetto reciproco. Ma proprio qui è il nodo. Hai già sentito le sue difficoltà e poi ne nascerebbero tante altre riguardanti la vita a due, la cura di se stessi, l'educazione dei figli... Vedi, il rispetto della Bibbia non basta a risolvere tutto quando questa viene interpretata diversamente, proprio a riguardo dei momenti di vita.
Lì nella vita concreta nascono le differenze che separano. In ogni caso le due religioni avvertono di non concedersi reciprocamente oltre una sana e buona amicizia.   Quando si pensa di andare oltre e pensare ad un rapporto matrimoniale lì sorgono i problemi, anche se ci sono casi di matrtimoni misti, di sposi che si rispettano profondamente. Ma capisci le difficoltà reali di pratica della propria religione, momenti e riti, osservanze e uso di sacramenti, educazione di figli...     Insomma, la coscienza di ciascuno è guida, ma purtroppo conduce su binari diversi che conducono col tempo a distanziarsi e a scelte personali diverse che urtano e spaccano anche la ricca vita sentimentale affettiva.   Voglio dire che ad un certo punto non basterebbe più un profondo affetto, quando entrano in gioco scelte di vita concrete.
Che fare? Continuare l'amicizia e aiutarvi a cercare sempre meglio la verità, con animo libero e mente aperta. Ad esempio, come mi dici che lui ti ha illustrato la sua religione, tu potresti illustrare quello che vai scoprendo di profondo nel cattolicesimo, che come sai ha radici ben più solide e profonde. Non si tratta di volerlo convincere, ma di fornirgli altri spunti per crescere. E Dio che ci ha fatti tutti fratelli vi aiuti a raggiungere la Verità che è lui stesso.
Auguri. Metterò un'intenzione di preghiera anche per voi. Il Signore vi benedica e guidi.    Ciao

don Nereo