La posta del cuore

Domanda

#2648 Il 01/03/2017 Francesca di 19 anni ha scritto:
Ciao.. Ho pensato di provare a scriverti due pensieri che ho in testa che mi rimangono da molti anni e visto che sono abbastanza lunghi e complessi da spiegare preferisco dividerteli in due domande così da non "rischiare" che si tralascino alcuni particolari, anche perchè appartengono a due categorie differenti.
Per prima cosa mi scuso se sarà troppo lunga ma penso sia una delle cose più importanti della mia vita.
Circa 7 anni fa sono andata ad un campo scuola in montagna con la mia parrocchia e ho conosciuto una nuova ragazza che era mia animatrice in quei 7 giorni.
Anche se avevamo quasi 3 anni di differenza, avevamo caratteri talmente simili che ci siamo trovate e conosciute subito. Abbiamo legato ancora di più quando siamo tornate a casa visto che abitiamo a 200m di distanza e siamo diventate migliori amiche, anzi direi sorelle. Ognuna di noi sapeva tutto dell'altra, conoscevamo molto bene i genitori e ci vedevamo anche più di una volta al giorno. Tutte le persone della nostra parrocchia erano invidiose di questo rapporto assurdo che io stessa non riuscirei a descrivere così bene, ne riuscirei ad avere con nessun altro mio amico, tanto che facevano di tutto per dividerci. Una volta un'altra mia animatrice del tempo le aveva detto che doveva stare attenta con me perchè non ne sarebbe valsa la pena e che l'avrei fatta stare male perchè ho un carattere molto orgoglioso e che doveva iniziare a prendere le distanze da me. Io mi ero arrabbiata moltissimo, sono riuscita a dimostrarle quanto ci tenevo e che quell'infinità di orgoglio che ho con lei riuscivo a metterlo da parte senza un minimo di impegno perchè mi veniva spontaneo.
Siamo rimaste molto ma molto legate per 3 anni. In quei 3 anni siamo andate in vacanza insieme con i miei genitori e insomma abbiamo costruito un sacco di ricordi, belli e brutti che siano ma ne abbiamo un'infinità. Ti dico brutti ricordi perchè appunto sono tanti gli ostacoli che abbiamo superato a causa di altre persone che si mettevano in mezzo per invidia.
4 anni fa sono andata ad un altro campo, invernale questa volta, ma sempre con la mia parrocchia e c'era anche lei. Ho notato subito che lei in quei 4 giorni mi diceva sempre parole, litigavamo sempre, tanto che quando siamo tornati i giorni successivi quando ci trovavamo con gli altri ragazzi e ragazze del quartiere lei cercava sempre un modo per rispondermi male o umiliarmi davanti a tutti, prendendomi in giro. Tornavo sempre a casa piangendo perchè mi faceva male questo suo comportamento e quando gliene parlavo non si risolveva mai nulla.
Con il passare dei mesi in quell'ultimo anno ha iniziato a staccarsi sempre di più, non ci davamo più un abbraccio quando ci vedevamo, iniziava a non avere più voglia di vedermi tutti i giorni ne quella di sentirmi o chiamarmi così spesso quanto lo facevamo prima, fino ad arrivare ad oggi.
Oggi sono passati 4 anni da quando non ci salutiamo più quando ci vediamo e il fatto di incontrarsi capita spesso a messa o a volte per strada visto che abbiamo entrambe la patente e in bus ormai non ci si incontra più le rare volte che lo si prende.
Quando siamo in compagnia con le altre persone non ci si saluta fuori da messa o al grest, mentre se capita in alcune occasioni di trovarci in una stanza da sole senza nessun altro mi saluta chiedendomi come sto e come procedono i miei studi. Poi io o lei andiamo via e le conversazioni finiscono la.
Ieri sono tornata dal campo scuola invernale e domenica è venuta su anche lei in giornata con altre persone della mia parrocchia e ci siamo seduti a tavola, eravamo in tavole diverse ma comunque una davanti all'altra e ci vedevamo e spesso capitava di incrociarci con gli sguardi, soprattutto in un momento in cui ci siamo guardate più a lungo del solito prima di distogliere lo sguardo per imbarazzo o altro che non riesco a capire perchè sembra quasi che lei non voglia che io veda quando mi sta guardando perchè a parte domenica lei di solito quando lo fa e lo vedo cambia sguardo subito o si scoccia quasi.
Lei è una delle persone che sta alla base dell'organizzazione della mia parrocchia e quindi il Grest e i campi scuola li organizza lei e sceglie gli animatori che ne fanno parte ogni anno.
Al grest ci siamo sempre tutti ma lei non può venire causa gli studi quindi io posso essere chiamata senza problemi. Per quanto riguarda il campo scuola invece, lei non mi vuole far andare su come animatrice tanto che l'anno scorso ha preferito andare al campo con un animatrice in meno pur di non chiamarmi visto che del quartiere sarei potuta andare solo io. Quest anno gli animatori sono stati scelti e manca sempre quel posto che dovrei occupare io ma che lei preferisce lasciare vuoto. I miei amici quando lei chiede chi potrebbe occuparlo dicono sempre tutti il mio nome e lei fa finta di capirne un altro o non risponde proprio quando glielo dicono e cambia discorso.
Dopo 4 anni da quando abbiamo chiuso ogni tipo di rapporto io comunque non riesco a non farmi venire in mente anche un minimo ricordo al giorno perchè continua ad essere molto fissa dentro di me. Non l'ho mai dimenticata e quando le persone mi dicono che il tempo sistema ogni cosa io rispondo sempre di si perchè so che le persone che mi circondano non riescono a capire cosa sento io dentro di me. In 4 anni le cose dovrebbero essere cambiate un minimo visto che di amicizie ne ho perse molte a causa del mio carattere o di quello degli altri e dopo pochi mesi quelle persone non le pensavo ne penso tutt'ora. Mentre lei è l'unica persona che fa parte dell'eccezione alla regola.
Al campo scuola abbiamo parlato del conflitto come tema centrale e dovevamo dire se secondo noi ogni volta che ci troviamo davanti ad una persona con cui abbiamo litigato, se riteniamo opportuno parlarle e farci ascoltare o ascoltarla per cercare di trovare un equilibrio e risolvere le cose. Lei è intervenuta dicendo che spesso lei pensa che non ne vale la pena ascoltare o farsi ascoltare perchè la persona che si ha davanti magari non la ritiene all'altezza.
Io ci penso molto a questa frase che ha detto perchè se è rivolta anche verso di me e il fatto di non parlarmi più è causato dal fatto che non mi ritiene più all'altezza di un chiarimento vuol dire che mi reputa ancora quella ragazzina/bambina immatura che mi diceva di essere anni fa. In 4 anni sono molto ma molto maturata e cambiata e i miei genitori e amici che mi vedono ogni giorno sono i primi a dirmelo e quindi penso che le persone dovrebbero avere l'opportunità di dimostrare i propri cambiamenti soprattutto dopo 4 anni dove dietro di questi ci sono stati 3 anni pienissimi di un'amicizia che non riuscirò mai a dimenticare.
Ma il dubbio e la domanda che continuo a farmi e alla quale non riesco a rispondermi è che se lei pensasse queste cose, quando mi vede non mi guarderebbe come ha fatto domenica o tutte le altre volte che ci vediamo a messa o altro. Poi però penso anche al fatto che non mi chiami al campo come animatrice e non riesco a rispondermi e tutta l'importanza e il significato che vedo e spero di vedere in questi sguardi, cade del tutto.
Ovvio che lo fa apposta perchè sa che ci tengo tanto che le dicevo sempre che non vedevo l'ora di essere un po più grande per poter andare in montagna con i miei animati.
Dopo tutto questo male che lei mi fa e che mi ha fatto, io la penso comunque e prego sempre perchè Dio ci faccia riappacificare il prima possibile. Ma la mia preghiera continua da 4 anni e continuerà ancora, ovvio, ma la speranza che ho continua ad esserci ma so che non si realizzerà mai questo mio desiderio di tornare serena come prima.
Nonostante tutto io non vedo l'ora che sia domenica per sperare di vederla a messa di incrociare i nostri sguardi ancora una volta.
Non posso andarle a dire tutte queste cose perchè una volta l'ho fatto anni fa e la sua risposta è stata che non ne sentiva il bisogno di tornare ad avere un'amicizia con me.
Spero tu mi possa dare qualche consiglio che possa aiutarmi perchè più cresco e più maturo ma vorrei che anche lei si rendesse conto che sono cambiata e dovrebbe darsi lei stessa una seconda occasione di conoscermi di nuovo ma eventualmente come dice lei, non ne vale la pena. Da quel momento sono diventata orgogliosa e i passi verso le persone di mio non ne faccio più perchè so che ci rimarrei male. Non posso andare da lei e dirle quanto ci tengo perchè appunto lei farebbe la str.... dicendomi che non ha senso o cose simili che mi butterebbero ancora più giù e per questo motivo è così tanto tempo che io non le dico nulla nè chiedo più niente.
Scusa per la lunghezza, ora vado a messa e poi ti scriverò l'altro mio pensiero che ho. Sarà sicuramente più corto e facile da capire ;) Buona serata!

La mia risposta:

Cara Francesca,ho letto con attenzione la tua lunga lettera e in alcuni tratti mi sono rivista perché anch'io ho fatto esperienze simili alle  tue.
Cercherò di essere sintetica nella risposta perché,a volte,le troppe parole fanno perdere di vista le cose importanti.
Secondo me dovresti mettere in conto che le situazioni della vita,le amicizie,le persone cambiano e di conseguenza cambia il quadro delle nostre relazioni. Niente nella nostra vita è definitivo se non l'amore che Dio ha per ognuno di noi come se fossimo figli unici.
Messo questo punto fermo,ti invito a vivere con serenità ed obiettività i tuoi rapporti in parrocchia e negli altri ambienti,senza voler monopolizzare le persone perché ognuno di noi ama la propria libertà e non desidera sentirsi costretto in alcun modo da rapporti che,a volte possono essere vissuti come esclusivi.
Vedi,la vera amicizia non è solo quella a due,ma lascia spazio anche all'attenzione verso gli altri. Se vivrai così le tue amicizie, ne avrai molto frutto e acquisterai esperienza nel saper gestire con duttilità le relazioni con le persone che la vita ti farà incontrare.
Ti auguro di riflettere e di comportarti di conseguenza.
Se lo desideri scrivimi ancora,sarò lieta di parlare con te.
Ciao!!!!

zia Cris

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