Il Gomitolo


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Hai mai sentito parlare dei blog? Sono diari in cui puoi raccontare le tue esperienze: una giornata particolare, un pensiero, ecc... Il Gomitolo offre blog sicuri per bambini e ragazzi!

Nella categoria pensieri sono stati scritti 214 post!

Faccine ed emoji: sì (cambia)
Stili e colori: sì (cambia)

Dipende da te

scritto da CaGnoLoSha il 04/02/2019 alle 21:42

Ehy gente. Pur avendo vissuto solo una durata breve della vita fino ad ora; ho ricevuto molte botte e ho visto così tanti botti da credere di aver vissuto molto più di 17 capodanni.
L'anno scorso mi mettevo a piangere in continuazione. È stato proprio quando credevo che il peggio fosse finito, che è iniziato il vero inferno.
Ma in realtà, è stata colpa mia. L'ho deciso io.
Oggi per un attimo mi sono sentita abbandonata. Mi sono sentita abbandonata dal resto del mondo, come se per un momento fossimo stati un tutt'uno indissolubile e l'attimo dopo io fossi entrata in una sorta di dimensione apparte, che non c'entrava nulla.
Il cuore ha iniziato a battermi forte e quasi lo sentivo nelle orecchie. Stavo per piangere, proprio come adesso, e avevo paura.
Ma è da troppo tempo che sto soffrendo inutilmente, solo perché non ho il coraggio di essere felice.
Le emozioni non si possono controllare, ma si possono vivere.
E la vita non si può controllare, ma si può vivere.
E il modo in cui la viviamo, dipende solo da noi.
Dipende da me, è vero. Dirlo fa uno strano effetto. Domani mi alzerò e prenderò il mondo in mano senza aspettare che prima mi schiacci.
Domani mi alzerò.
Una cagny con l'espressione di sasso :pasqua:
Bau!

Un consiglio

scritto da DolceCuore il 29/01/2019 alle 02:06

Vorrei, a quest'ora della notte, dare un consiglio a tutti noi, me compresa.
Di fronte alle ingiustizie, non chiudiamo gli occhi. Apriamoli, spalanchiamoli.
Di fronte a scene inaccettabili e azioni indicibilmente violente, non voltiamoci tacendo. Parliamone, chiediamo aiuto, urliamo.
Di fronte al dolore altrui, non mostriamoci freddi e egocentrici. Corriamo incontro all'altro, abbracciamolo se vuole, confortiamolo, offriamogli una spalla su cui piangere, un caldo sorriso, una parola di speranza.
Di fronte al nostro dolore, abbandoniamo il fuorviante pensiero che ci spinge sempre più a fare una vera e propria classifica tra le varie sofferenze esistenti nel mondo. Non esiste una gerarchia di dolori. L'abbiamo creata noi, ma è una pura chimera che non può che distruggerci a poco a poco. È deleteria.
Dobbiamo avere il coraggio di chiedere aiuto, se ne abbiamo bisogno, così come dobbiamo avere il coraggio di aiutare l'altro, se ne ha bisogno.
Per favore, smettiamola di tentare di seppellire nel lancinante silenzio il dolore - sia il nostro che quello altrui. Apriamo gli occhi: siamo tutti sulla stessa barca. Ciò che ci accomuna è la sofferenza. Perché tentare di nasconderlo? Sì, tutti soffriamo e tutti abbiamo il diritto di chiedere aiuto e di essere aiutati.
Quindi - e concludo qui perché probabilmente questi miei pensieri non hanno alcun senso - apriamo gli occhi. E con essi anche il cuore. Apriamoli a noi e agli altri.
Per favore, non esitiamo ad aiutare l'altro, non esitiamo ad essere l'ancora di salvezza altrui, la luce nella fitta oscurità della vita.
Doniamoci agli altri.
E smettiamola di essere ciechi.

Emozioni

scritto da chiarettah il 27/01/2019 alle 08:50

Ho sempre valutato le emozioni come qualcosa di completamente assurdo, problematico e irrazionale. Non sopportavo quando la gente si aggrappava esse per convincermi di qualcosa di palesemente sbagliato, quando provavano a manipolarmi, quando volevano farmi sentire in colpa.
Mi dicevo sempre che era così facile arrivare alla soluzione logica, senza farsi troppi problemi e paranoie su come "si sentiva l'altro" o su come "mi sentivo io".


Perfetto, prendete tutto ciò che ho scritto e dimenticatevelo.
Nel corso di questo anno ho capito quanto in realtà siano importanti le emozioni nella mia vita e nella vita di tutti.
Ho passato buona parte della mia adolescenza cercando di reprimere qualsiasi emozione, perché le consideravo come un ostacolo alla ragione. In realtà, erano più presenti di prima. Mentre la mia convinzione affermava di essere perfettamente controllata, i miei sentimenti gridavano a squarciagola "Facci uscire!!! Non abbiamo fatto nulla!!! Siamo parte di te!!!".
Ho continuato ufficialmente a negare e a rinnegare, però le mie azioni tradivano le mie parole. Ad esempio quando, durante una discussione, sentivo un'intensa rabbia, ma al tempo stesso il desiderio di armonia con la persona che avevo di fronte. Oppure quando mi ritrovavo (capita ancora oggi) a dare supporto emotivo ai miei amici, mentre affermava costantemente "io? Supporto emotivo? Ma che dici?". Ancora, quando una persona mi diceva "tu non sei mia amica" e io cercavo di nascondere tutto il mio dispiacere con un'espressione fredda e distaccata.
Dopo tutti questi atteggiamenti così contraddittori, mi sono ritrovata a dover riflettere su me stessa e sul modo in cui vedevo e vivevo le cose. Mi ero resa conto, dopo molto tempo, che per molto tempo mi sono autoimposta un atteggiamento che, in realtà, aveva solo lo scopo di proteggermi dagli altri e dalle loro cattiverie. L'ho dovuto fare dopo tanti avvenimenti negativi che mi avevano prosciugato, dopo un'infanzia costellata da tanti "Sei troppo sensibile, così non andrai da nessuna parte". Anche questo era contradditorio con la versione ufficiale del "Le emozioni? No grazie".
Avrei preferito ricevere dieci schiaffi che arrivare a tutto questo, perché non mi sono mai sentita così stupida. Autoimporsi un atteggiamento simile per farmi ancora del male? Eppure è possibile, farsi del male non è così difficile.

Penso che il mio essere sia come diviso in due parti: una più logica e razionale e l'altra più sensibile ed emotiva. Per troppo tempo ho ignorato la seconda, cercando di trasformarmi completamente nella prima: il risultato è quello che avete letto. Ho poi capito che l'una non può esistere senza l'altra, pena la completa dissoluzione di me stessa.
Ragione e sentimento sono parte di me e parte di tutti noi.

Dopo questo sproloquio, torno a perdermi nelle pagine di Anna Karenina.
Un abbraccio a tutti voi,
Chiara
"And anytime you feel the pain, Hey Jude refrain, don't carry the world upon your shoulders." (Hey Jude, The Beatles)

una 15enne strana

scritto da un filo che vuole restare anonimo il 24/01/2019 alle 19:29

In te vedo qualcosa di speciale,
tipo il fatto che fingi di essere normale
Tipo il fatto che sei diverso, che sei te stesso
che pensi sempre a ciò che hai e non a ciò che hai perso
Ma parlando seriamente, vedo qualcosa di speciale in te
Tipo che guardi la vita in modo diverso rispetto agli altri e ai loro pianti
Tipo che non eviti di andare ai party e di fare pazzie se parti ma nemmeno di non pensare all'assurdità di questi scarti
Ed è per questo che è impossibile non amarti.
Vedo qualcosa di speciale in te
Vorrei catturarlo, trascinarlo, prenderlo con mano e mostrarlo a tutto il mondo quanto è strano e quanto è bello
E continuo a dire quanto è bello
Ma non riesco a spiegare perché
Sei semplicemente buono,
Senza un briciolo di moralismo;
Sei semplicemente te.

Sto respirando

scritto da CaGnoLoSha il 09/01/2019 alle 20:00

Ciao a tutti.
Poco fa mi sono emozionata per il semplice fatto di star respirando. Cioè, io durante il giorno penso ad un sacco di cose e mi faccio un sacco di paranoie sul futuro quando non mi rendo conto di star facendo una cosa incredibile: respiro
Come quando i pesci sott'acqua vivono grazie all'acqua, noi respiriamo tantissima aria. È come se per vivere dovessimo bere un sacco di acqua (e infatti è anche così).
So che è strano, ma sentire di star vivendo grazie all'aria è impressionante. Senza l'aria non vivremmo più.
Noi ora viviamo perché respiriamo, altrimenti non ci saremmo.
Quindi respiriamo ogni secondo della nostra vita!
Bene ho finito. Ciao :cuoricini:
Una cagny con l'espressione di sasso :pasqua:
Bau!

Self-hatred

scritto da DolceCuore il 02/06/2018 alle 11:42

Un'ignota massa informe
ti strappa dalla vita
e dentro di te si addorme.

Spezza ogni legame:
«soccombi, soccombi,
o serva delle mie brame.»

Nei luoghi più reconditi
del tuo io
lei, imperturbabile: «chiuditi,

chiuditi, o serva delle mie brame:
la tua luce diverrà presto buio,
entrerai nel mio reame.

E pugnalata dopo pugnalata
infonde in te rifiuto, rancore,
acredine; verrà annientato l’Amore,
dopo che ti sarai coricata.

Fuggire è inutile, lo sai.
Inerte, ti abissi nella vergogna,
di tutto ti abbufferai
per colmare ciò che colmare non bisogna.

Sgomento e angoscia,
timore del passato e del futuro,
della vita e della morte,
della luce e del buio semioscuro.

Un eterno incubo senza fine,
dove l’odio regna sovrano,
e nessuno può prenderti per mano.
Così vittimista, così patetica,
persino l’ombra tua ti evita.

Ma con il tempo niente
può essere senza divenire:
e tu, morente,
soccomberai senza poter agire.

Giornata Mondiale della Poesia (21.03.2018)

scritto da DolceCuore il 25/03/2018 alle 13:10

[Avevo scritto questo testo il 21 marzo ma per qualche strano motivo non sono riuscita ad inviarlo al blog. Ci riprovo.]

Oggi, 21 Marzo 2018, è la Giornata Mondiale della Poesia.
Equinozio di Primavera e giornata della Poesia. Non è un connubio perfetto? È grazie alle vene, cioè i versi, della Poesia che gli uomini da sempre hanno potuto esprimere la propria interiorità, intimità, anima; La Bellezza, la Passione e il Dolore che scorrono nel sangue di ognuno di noi.
La Poesia ha il potere straordinario di far Sbocciare le persone, di rendere un piccolo seme - all’apparenza insignificante - una rosa. Una rosa tanto bella quarto spinosa. Tanto perfetta quarto imperfetta. Tanto maestosa quanto fragile.
E in ognuno di noi c’è quel seme (Leopardi, come scrive Alessandro D’Avenia nel suo libro “L’arte di essere fragili - come Leopardi può salvarti la vita”, lo sapeva benissimo), dobbiamo solo prendercene cura, amarlo, nutrirlo, farlo crescere, farlo trasformare in una Rosa. Tutto dipende da noi, dalla nostra visione del mondo, dalla nostra curiosità, dalla nostra capacità di cogliere e accogliere la Bellezza e coltivarla.
Quest’anno, inoltre, si festeggiano i 200 anni dalla pubblicazione di quella folgorante poesia intitolata “Infinito”, scritta proprio da te, Giacomo (permettetemi di parlare, anzi di scrivere, come se mi stessi rivolgendo a lui), uomo e poeta che è stato (e lo è ancora nei nostri cuori) “predatore di felicità” e che non si è mai arreso di fronte alla vita, non è mai sfuggito da essa, nonostante sia stato scorticato, abbattuto, deluso, schiacciato dalla vita stessa.
Io ancora mi chiedo come tu abbia fatto, caro Giacomo, ad amare così tanto la vita, questa vita che con la sua forza di gravità ci opprime, schiaccia, ci fa soccombere, soffrire... e sicuramente le parole di una delle persone che più stimo a questo mondo e che sono contenute nel libro precedentemente citato mi hanno aiutata a comprenderti meglio. Quando ti conobbi in terza media mi innamorai di te, poeta che, ahimè, venne dipinto dalla mia professoressa come un “pessimista cronico”, che odiava la vita ed era costantemente arrabbiato con la Natura. Eppure dai tuoi versi traspare qualcosa di più grande, di più importante, di più Bello, di più profondo... e io questo lo percepivo, benché non mi sia mai venuto in mente di approfondire le mie conoscenze e di conoscerti meglio. Ma, purtroppo, erano tempi bui, quelli, tempi dolorosi durante i quali ho trovato un po’ di conforto nei tuoi versi da “poeta pessimista” (ora non ti credo più pessimista - d’altronde, come fa ad essere pessimista un predatore di felicità?). Ti ho poi un po’ abbandonato e verso la fine dell’anno scorso, grazie alla lettura del penultimo libro scritto da Alessandro D’Avenia e di una tua biografia scritta da Iris Origo, ho potuto conoscerti davvero. E piangere e gioire e emozionarmi e arrabbiarmi e pensare e agitarmi. Sì, i tuoi versi hanno questi effetti. Sei incredibile, Giacomo, davvero. Ho letto i versi di tanti poeti, ma nessuno di questi mi ha mai toccato nel profondo come i tuoi.
Forse se ”L’arte di essere fragili” (libro che, ripeto, ha avuto ed ha tuttora un ruolo di fondamentale importanza nella mia vita e senza il quale, Giacomo, non avrei potuto conoscerti a fondo) fosse uscito un po’ prima, nel 2014, mi avrebbe sicuramente aiutata a superare un “malessere” di cui porto i segni tuttora, ma dopotutto sono contenta, Giacomo, di averti conosciuto davvero solo poco tempo fa... Insomma, meglio tardi che mai, no?
Tornando alla Giornata della Poesia, beh, mi auguro che la vita di chiunque leggerà queste parole sia accompagnata dalla Poesia, che è amore, libertà, dolore, passione, bellezza, felicità, infinito.
Buona giornata della Poesia a tutti!cuore

-Michela.

I sogni

scritto da Unicorn_Ale07 il 24/03/2018 alle 17:42

Voi vi siete mai chiesti come nascono i sogni? Come mai sognamo? Perchè esistono i sogni? Bhe si.. Io me lo chiedo sempre come nasce un sogno,
Secondo me i sogni nascono da cose che noi pensiamo spesso.. Tipo io sogno spesso Alessio, infatti lo penso sempre! Però c'è una cosa che penso sempre , ma non la sogno mai.. GLI UNICORNI.. Infatti è da li che mi partono un sacco di domande, Oppure secondo me i sogni sono .. Una specie di mondo parallelo dove vengono trasmesse cose che pensiamo, Tipo un accumulamento di pensieri mentre si dorme, Ma ci sono volte che non sogno nulla.. Vedo solo nero e poi mi sveglio! Magari quelle volte non ho pensato a nulla e quindi non ho sognato..

Magari un giorno capiró  tutto questo!:boh:
"A parte te,nient'altro di speciale":cuoricini: cit- Tedua

Natale... -49 gg, 5h, 12min

scritto da Mary04 il 05/11/2017 alle 18:49

ciao amici miei,
è da tanto, davvero tantissimo tempo che non mi faccio sentire... Mi dispiace, ma sappiate che anche se non vi scrivo e non mi sentite, siete sempre nei miei pensieri e nel mio cuore.
A scuola va tutto bene, alla grande, sto riuscendo a realizzare gli obiettivi che mi sono prefissata, il tutto accompagnato dalla solita apprensione e dall'ansia che ormai fa parte della mia vita di tutti i giorni.
Lo scopo del blog in realtà è un altro... Volevo chiedervi se sono solo io la matta che ha iniziato a fare già il conto alla rovescia per Natale... Ahahhaha :3  Sarà che è da sempre il mio periodo preferito dell'anno, che mi porta giorni sereni, felici e allegri in compagnia delle persone più importanti della mia vita e che amo.
Quindi, dato che ormai manca meno di un mese all'inizio dell'avvento, che sarà domenica 3 dicembre, volevo chiedervi... Come passerete questo Natale? Avete già scritto la letterina a Babbo Natale ? Sapete, ho proprio bisogno di sentirvi un po', di sapere se anche voi Come me già siete cosi avanti con il tempo... Da essere arrivati a Natale due mesi prima :)
fatemi sapere tutto, mi raccomando"
Vi voglio tanto bene, penso che lo sappiate! cuore
sempre vostra, Maria Giulia
"Vale la pena vivere solo per le cose per le quali vale la pena anche morire" -Lorenzo Jovanotti

Un messaggio per voi

scritto da CaGnoLoSha il 13/09/2017 alle 00:52

Sapete, io sono diversa da tante tante persone, e non conosco il motivo.
Sono diversa dal resto delle altre persone che non ci pensano un minuto in più a spezzare una foglia già fragile di suo,
sono così diversa da chi neanche ci fa caso a ferire il cuore di qualcuno.
Io non lo so perché sono così diversa, diversa da chi non si mette nei panni degli altri e riesce a prendere tutto con una leggerezza così intensa ma così intensa da apparirmi quasi insostenibile.
A volte mi sento cattiva, penso di poter fare di più e di non essere abbastanza buona
eppure infondo so di non esserlo, perché penso che tutti nel proprio profondo abbiano un lato buono e uno cattivo.
E io è da quando sono più piccola che ho nel sangue questo irresistibile desiderio di salvare chiunque...
Attraverso parole, sguardi o canzoni, io sento di dover dare un messaggio, non so a chi e non so come
e non lo so il perché in me prevalga di gran lunga il lato buono, non so per quale motivo riesca ad amare qualsiasi essere in una maniera così bella da farmi innamorare dell'amore stesso
ma mi dispiace, io proprio non riesco a vedere diverso da me una persona che è nato per genetica con la pelle scura perché mi viene in mente sempre, in ogni momento, che il fatto che io abbia la pelle bianca e i capelli castani o gli occhi grandi sia solo una delle miliardesime di coincidenze avvenute per puro caso.
Io proprio non ci riesco a buttare un cane per strada se quando ne guardo uno negli occhi, vedo una parte di me stessa.
Proprio non ci riesco a ferire un padre che ha ferito fin troppo, troppe persone.. perché per quanto io possa provare odio, nonostante tutte le occasioni che mi si possano presentare davanti, non riesco a coglierne nessuna, perché non riesco a non vedere della luce in chi ne ha tanta da tirarne fuori.
A volte mi sento diversa dal resto delle altre persone, così egoiste da uccidere un animale solo per una pelliccia,
e poi c'è chi lo fa anche per puro divertimento..
ma allora perché io mi sento calpestata se per caso, per sbaglio, calpesto un fiore?
Io sono un po' diversa,
ci sono persone che sparlano e poi si riparlano solo per paura di rimanere sole.
Ci sono persone incoerenti, che oggi ti amano e domani neanche ti guardano,
c'è chi ti pugnala alle spalle dopo averti usato in tutti i modi, e chi vuole esserci solo quando nessuno è lì per lui, perché tu ci sei sempre e lui questo lo sa.
Ma in alcuni momenti mi sento estremamente fuori luogo, nei discorsi di tutte le altre persone
sei diversa, sei buona, sei timida, sei sbagliata..
Una volta davo peso a chi pesava questa mia diversità, mentre ora riesco a prenderla quasi nella stessa e identica leggerezza in cui loro prendono il resto del mondo,
ed è proprio grazie a questa leggerezza che ho compreso finalmente.
Il messaggio che sentivo di dare al mondo è questo, amatevi.
mentre quello che il resto del mondo provava a darmi
è un po' lo stesso,
amati.
Ci sono persone esattamente come me, così sensibili. In grado di ascoltarti e di non pensare solo alla propria sopravvivenza.. ci sono persone che sanno essere sé stesse e che si domandano perché il resto del mondo sia così diverso.
Tutte queste persone le ho conosciute proprio qui, e la bellezza che ho visto in loro è stata così abbagliante ma così abbagliante che è stato immediato per me farle entrare nel mio cuore, nonostante già a quella piccola età sapevo, infondo, che prima o poi il mio cuore sarebbe stato ferito in un qualche modo... perché io sono stata tante volte, nella mia testa, immatura, e il tempo passa: qualcuno se ne va e poi non ritorna più.
Ma la luce che ho visto in molti di voi, nelle vostre storie e in ciò che ho percepito, mi ha colpito tanto e mi ha fatto scoprire che nel mondo c'è davvero qualcosa di più di una famiglia che non ti capisce, di una scuola che non ti considera e di un mucchio di persone finte che non sanno quanto vali. Mi avete fatto orientare molte volte nei momenti in cui nella mia mente era più facile perdersi che trovarsi e nonostante io fin troppe volte abbia deciso di perdermi, mi sono sempre ritrovata in voi.
E non mi importa di cosa voi pensiate di voi stessi o di qualsiasi cosa abbiate mai fatto, io rimarrò sempre della mia idea.. grazie a voi ho scoperto che ci sono altre persone nel mondo, persone davvero coerenti e sincere,
tanto buone quanto forti
e la frase che più mi ha aperto gli occhi, grazie ad una persona importante, è stata proprio questa:
solo tu puoi scegliere chi essere.
Non so come prenderete ciò che ho scritto, forse qualcuno la troverà una cosa molto banale e stupida, e penso che molti di voi neanche lo leggeranno, perché so che ad alcuni non sono rimasta impressa come loro lo sono stati per me... ma non mi importa, l'unica cosa che volevo dirvi è che vi voglio molto bene davvero, e dico proprio a tutti. È una cosa che non ho avuto mai modo di dirvi, soprattutto in questi ultimi mesi, nonostante sia qui da quando il gommy è nato.
Quindi tenetelo a mente sempre, nei momenti belli o difficili: io ho visto qualcosa di bellissimo in tutti voi e volevo solo farvelo sapere.
Una cagny con l'espressione di sasso :pasqua:
Bau!

15 agosto 2017

scritto da Rosie il 28/08/2017 alle 20:14

Il 15 agosto è passato, ció non vuol dire che non ti abbia pensato.
Che non mi sia chiesta l'ennesimo perchè, che abbia passato la giornata senza pensieri. Non avevo internet per condividerli e forse è stato un bene. Ero staccata dal mondo sociale, potevo svagarmi.
Ma non mi sono mai tolta il macigno dalle spalle, non ho mai pensato di aver vinto la mancanza che ho di te, penso solo di aver vinto la scomessa che tu hai perso, con la vita stessa. Io ho vinto la scommessa con la vita, non sto semplicemente esistendo, sto vivendo. E lo voglio dire, che sono forte. Lo voglio proprio dire.
Perchè da quanto te ne sei andata ne sono capitate mille, ma sono sicura che tu le abbia viste.
Hai visto quante volte in quella comunità mi buttavano per terra di peso e mi tenevano per il collo per farmi una siringata di calmante? E tutte le volte all'ospedale?
Mi osservi tutti i giorni mentre prendo le medicine?
E quanto piango, anche se nessuno lo sa. E quando le lacrime escono da sole anche se in quel momento non ti sto pensando, anche se in quel momento non mi sembra di soffrire.
Forse è solo l'abitudine.
Ma io ancora non ho perso, sto vincendo. Ho perso le battaglie, ma la guerra è mia.
L'amore non conosce regole, forme o differenze.

20 luglio 2017

scritto da CaGnoLoSha il 20/07/2017 alle 22:21

Viviamo in un mondo così piccolo e allo stesso tempo immenso. Basta questo per renderci grandi?
È a questo pensiero che mi rivolgo, ogni volta che qualcosa sembra rivolgermisi contro. Questo è perché siamo umani, con delle ferite, dei pensieri e delle parole; spesso in grado di ferire come spade, spesso in grado di correrti dietro più veloce di quanto tu stesso possa fare con il tempo.
Ma quando il tempo si ferma e sai che  qualcuno, in questo mondo, non può più mutare, interagire, correre o lasciar scorrere?
Succede che ti fermi un po' anche tu.
E quando è proprio quel qualcuno a decidere quando e come fermare il proprio tempo?
Quando è proprio lui a scegliere di far crollare la sua vita, convinto sia stata essa ad averlo fatto crollare già da tempo prima?
Succede che ti senti un po' crollare anche tu.
Ed è con queste parole che ti voglio salutare, Chester, nonostante non le leggerai mai, non le conoscerai mai, né le ascolterai mai.. eppure io ti ho ascoltato così tante volte che ogni qualvolta mi risuccederà, mi sembrerà così strano sapere che quella voce non può più parlare, non può più cantare.
Penso tu sia stato davvero "grande", con il tuo successo. Ma basta questo per renderci grandi?
Una cagny con l'espressione di sasso :pasqua:
Bau!

Finalmente matura

scritto da *Marty98* il 12/07/2017 alle 20:17

Finalmente, la mia maturità può definirsi chiusa del tutto. Oggi ho saputo il mio voto: 80.
Per me questo numero significa tanto, perché è stato il mio obiettivo dal primo giorno di quinta superiore, è stato un numero che per tante volte durante quest'anno credevo che non sarei riuscita a raggiungere. E invece ci sono riuscita.
Non che il voto di maturità sia particolarmente importante: non definisce chi siamo o quanto valiamo, ma mi sono commossa quando ho saputo che quel tanto agoniato numero era finalmente affiancato al mio nome.
Sono felice, perché quest'anno per me è stato tanto difficile: ho passato momenti orribili, che mi hanno impedito di impegnarmi al massimo nell'anno più importante. Eppure, questo 80 mi dimostra che gli sforzi sono ripagati, che se non molli qualcosa indietro ti torna. Non sarà un 90, e nemmeno un 100. Ma è un 80, e per me è bello così, tondo tondo.
Posso definirmi ufficialmente matura, diplomata, ex liceale.
Ma soprattutto, fiera di me stessa, perché so che questo voto è dipeso solo e soltanto da ciò che ci ho messo io, senza l'aiuto di nessuno.
I momenti difficili ci saranno sempre, eppure nonostante questo sapere di essere riuscita a continuare ed andare avanti mi rende orgogliosa come non mai.
Inizia un grandissimo, nuovo capitolo della mia vita, e sono tanto emozionata.
Inizierò tra qualche mese l'università, e cambieranno tante cose, ma non ho alcun timore adesso. Voglio partire da capo, con un nuovo inizio, e riuscire a dimostrare nuovamente chi sono a tutti, ma soprattutto a me stessa.
Non vedo l'ora sul serio, voglio studiare ciò che più amo al mondo e costruire passo dopo passo il mio futuro. In questo momento, nonostante le imperfezioni della mia vita, sono felice. E sono convinta che questa felicità sarà duratura.
Voglio ringraziare il mio meraviglioso ragazzo che durante questo anno, difficile per lui quanto il mio, è riuscito comunque a starmi vicino e a sostenermi quando ne avevo bisogno, soprattutto durante questo esame.
Voglio ringraziare anche le mie amiche, nonché compagne di classe, ma anche di vita, che se non ci fossero state loro in classe con me, tante volte avrei abbandonato tutto, ma loro sono state in grado di spronarmi e darmi la spinta giusta per andare avanti.
Voglio rinfraziare i miei genitori, soprattutto la mia mamma, che hanno capito i miei silenzi, i miei pianti, la mia frustrazione e le mie ansie. Senza di loro questo voto non sarebbe stato possibile.
Ma soprattutto, voglio ringraziare me stessa. Grazie per non aver smesso di inseguire i tuoi sogni anche quando tante volte la vita ti sembrava impedirti di farlo. Grazie perché hai tanta forza che non so nemmeno da dove provenga. Grazie perché nonostante le difficoltà sei riuscita ad ottenere ciò che speravi.
Sono davvero felice.
E ora non mi resta che ricominciare a studiare per l'università!
Non mi fermo mai :P
"O time! thou must untangle this, not I;  
It is too hard a knot for me to untie!" - W. Shakespeare, Twelfth Night

L'uomo - Pensieri

scritto da DolceCuore il 25/06/2017 alle 20:43

Curioso – vero Blog? – il fatto che l'uomo,
nonostante tutte le sue sicurezze,
nonostante abbia un tetto sotto cui vivere,
nonostante abbia da mangiare e da bere,
nonostante abbia una famiglia che gli vuole bene,
nonostante abbia degli amici sempre vicino a lui,
insomma:
nonostante abbia ogni giorno mille motivi per sorridere,
continui a vedere tutto nero,
a lamentarsi per ogni piccolezza:
per un corpo ai suoi occhi non particolarmente bello,
per un lavoro per lui troppo pesante,
per le, a suo parere, troppe ore di studio,
per il dover convivere ogni giorno con persone della sua età e specie magari non particolarmente simpatiche,
per tutto.
E pensare che ci vuole così poco per liberarsi di tutto il buio che l'opprime,
che lo fa star male,
che lo spinge, a sua insaputa, a trattare gli altri male,
che non gli permette di vivere appieno la vita..
Ma ci vuole davvero "così poco"?
Talvolta nella vita incontriamo ostacoli che ci paiono insormontabili,
ma che non lo sono
e ostacoli che ci paiono insormontabili,
ma che in realtà lo sono
e ci infettano,
ci infettano più di qualsiasi altra malattia.
E quando l'uomo li incontra, che può fare?
Nulla.
Abbandonarsi a quella misera – lo è davvero? – speranza
di guarire.

Notte prima degli esami

scritto da *Marty98* il 20/06/2017 alle 23:32

La notte prima degli esami ha un sapore diverso.
Finalmente, quella sera di cui tanto tutti parlano, è arrivata anche per me.
È una sera particolare, dove le camomille non sono mai troppe, dove lo studio non ti sembra mai abbastanza, dove ti sorgono i dubbi più strani: "ma farà schifo la mia tesina?" "Come si fa un saggio breve?" "Ho portato abbastanza penne? 10 basteranno o mi si scaricheranno tutte e dovrò iniziare a scrivere col sangue?" "Che autore uscirà?" "Ci avranno azzeccato i vari siti internet che in questi giorni si sono dedicati al toto traccia?" "E se non mi piace nessun tema che faccio?" Potrei continuare all'infinito.
È una sensazione strana, che solo chi ci è già passato sa capire.
È una notte di preghiere, di speranze, di ansie, di dubbi, d'insonna, di lacrime.
È la notte che segna l'inizio della fine di tutto quanto.
In questo momento, mi sento strana. Ho voglia di piangere come se fossi triste, ma non so perché. Forse perché ho realizzato che ormai le mie ore al liceo sono davvero contate?
O forse perché la paura sta prendendo il sopravvento su di me?
Ho vissuto questi ultimi giorni sorprendentemente con tutta la calma possibile: i temi sono sempre stato uno dei miei punti di forza, così come inglese, che affronterò giovedì.
Ma adesso, l'ansia è tornata a farmi visita.
Non so cosa mi aspetti, non so se mi risulterà facile svolgere il mio tema, non so se una volta uscita di lì, potrò ritenermi soddisfatta di me stessa.
So solo che ci sarò io e il foglio: e dentro a quel foglio dovrò dimostrare in poche righe chi sono, cosa ho imparato durante questo lunghissimo percorso che ormai è al suo termine.
Sono arrivata fino a questo punto, a volte con difficoltà, ma ci sono arrivata.
Ora manca quel passo, anzi, quei 4 passi, che mi dividono dalla fine della scuola e l'inizio della mia vita vera.
Ma a questo penserò tra qualche ora, perché, del resto, "questa notte è ancora nostra".
"O time! thou must untangle this, not I;  
It is too hard a knot for me to untie!" - W. Shakespeare, Twelfth Night

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